Tesi etd-04132020-110722 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GROSSI, VIRGINIA
URN
etd-04132020-110722
Titolo
Il palazzo del Podestà di Pisa (XIII-XIV secolo): architettura, edilizia e urbanistica del potere pubblico nel Comune medievale
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Cantini, Federico
relatore Prof.ssa Poloni, Alma
relatore Prof.ssa Poloni, Alma
Parole chiave
- communal city
- comune
- medioevo
- middle ages
- palace
- palazzo del podestà
- Pisa
Data inizio appello
27/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/04/2090
Riassunto
La tesi presenta uno studio monografico dedicato al Palazzo del Podestà di Pisa, un esempio di edilizia pubblica comunale di fine XIII-inizio XIV secolo a pochi passi dalla piazza dei Cavalieri.
La straordinaria qualità dell’apparato murario medievale (riemerso durante i restauri del 1990-1991) e una celebre testimonianza epigrafica impongono di riesaminare un complesso edilizio tendenzialmente trascurato dalla storiografia, complici lo stato frammentario e i pesanti rimaneggiamenti.
Nel quadro di una storia culturale dell’architettura, si prendono le mosse da questioni quali le pratiche urbanistiche e i modelli edilizi dei Comuni italiani. Questi esempi, opportunamente vagliati, sono poi rapportati alla realtà politica, istituzionale, urbanistica e architettonica pisana assicurando un dialogo tra fonti scritte e materiali. Tali fonti permettono inoltre di seguire la percezione del palazzo dal Medioevo ai giorni nostri in quanto operazione edilizia e oggetto estetico e simbolico del potere, prima e dopo la conquista fiorentina.
Poste le basi storiche, si procede alla descrizione architettonica e alla lettura archeologica degli elevati, grazie ai rilievi fotogrammetrici effettuati per l’occasione; le forme, i materiali e le tecniche di lavorazione sono poste a confronto con le attestazioni scritte per definirne cronologia, committenza, fasi di cantiere, maestranze coinvolte e funzioni dei diversi ambienti. Emerge così l’eccezionalità del palazzo nell’ambito pisano, tanto per l’unità progettuale quanto per le forme architettoniche impiegate.
La straordinaria qualità dell’apparato murario medievale (riemerso durante i restauri del 1990-1991) e una celebre testimonianza epigrafica impongono di riesaminare un complesso edilizio tendenzialmente trascurato dalla storiografia, complici lo stato frammentario e i pesanti rimaneggiamenti.
Nel quadro di una storia culturale dell’architettura, si prendono le mosse da questioni quali le pratiche urbanistiche e i modelli edilizi dei Comuni italiani. Questi esempi, opportunamente vagliati, sono poi rapportati alla realtà politica, istituzionale, urbanistica e architettonica pisana assicurando un dialogo tra fonti scritte e materiali. Tali fonti permettono inoltre di seguire la percezione del palazzo dal Medioevo ai giorni nostri in quanto operazione edilizia e oggetto estetico e simbolico del potere, prima e dopo la conquista fiorentina.
Poste le basi storiche, si procede alla descrizione architettonica e alla lettura archeologica degli elevati, grazie ai rilievi fotogrammetrici effettuati per l’occasione; le forme, i materiali e le tecniche di lavorazione sono poste a confronto con le attestazioni scritte per definirne cronologia, committenza, fasi di cantiere, maestranze coinvolte e funzioni dei diversi ambienti. Emerge così l’eccezionalità del palazzo nell’ambito pisano, tanto per l’unità progettuale quanto per le forme architettoniche impiegate.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
Tesi non consultabile. |