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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04122023-151445


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
EVANGELISTI, ANDREA
URN
etd-04122023-151445
Titolo
Teoria della (dis)informazione
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore C.C. (AN) Altiero, Oscar
Parole chiave
  • strategia di sicurezza nazionale
  • psicologia cognitiva
  • geopolitica
  • propaganda
  • intelligence
  • disinfomazione
Data inizio appello
19/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
19/04/2026
Riassunto
All'indomani della Guerra Fredda, il fenomeno della disinformazione è stato significativamente influenzato dallo sviluppo dell' Internet culture e dal cambiamento degli equilibri di potere nello scacchiere mondiale. Il web ha reso la disinformazione più veloce, più accessibile, pericolosamente incontrollata, occulta e routinaria. In larga misura, ciò è dovuto al fatto che il web, rispetto ad altri vettori, consente di affollare un numero indefinito di utenti con informazioni altamente suggestive. Non potendo ridurre la loro dipendenza dalle tecnologie dell'informazione (IT), gli Stati devono sviluppare una strategia di sicurezza in grado di resistere alle minacce poste dalla disinformazione. Adottando un approccio olistico, il presente documento cerca di cogliere le motivazioni alla base dell'efficacia della disinformazione, offrendo un'analisi storica e psicologica del fenomeno. L'assunto che ispira la trattazione è che la capacità di contrastare gli effetti della disinformazione passa innanzitutto attraverso un attento esame delle sue caratteristiche.

In the aftermath of the Cold War, the phenomenon of disinformation has been significantly affected by the development of Internet culture and the changing balance of power in the world chessboard. The web has made disinformation faster, more accessible, dangerously uncontrolled, covert and routine. To a large extent, this is due to the fact that the web, compared to other vectors, allows for crowding an indefinite number of users with highly suggestive information. Unable to reduce their dependence on information technologies (IT), states must develop a security strategy that is resilient to the threats posed by disinformation. Adopting a holistic approach, this paper attempts to grasp the rationale behind the effectiveness of disinformation, offering a historical and psychological analysis of the phenomenon. The assumption that inspires the discussion is that the ability to counter the effects of disinformation, passes first and foremost through a careful examination of its characteristics.



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