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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04122007-170947


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Chiumiento, Lorena
Indirizzo email
lorenachi82@yahoo.it
URN
etd-04122007-170947
Titolo
Il rapporto ospite-parassita nella trichinellosi sperimentale: ruolo della GSTO
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE BIOMOLECOLARI
Relatori
Relatore Prof. Bruschi, Fabrizio
Relatore Dott. Masetti, Massimo
Parole chiave
  • Trichinella
  • parassita
  • glutatione transfersi classe Omega (GSTO)
Data inizio appello
24/05/2007
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
24/05/2047
Riassunto
Gli enzimi antiossidanti partecipano ai meccanismi evasivi adottati dal parassita, nel nostro caso Trichinella spp., per persistere a lungo nell’ospite: la coesistenza ospite-parassita si esplica con successo quando il parassita riesce ad interferire con la risposta immune dell’ospite, modulandone l’attività delle cellule effettrici e difendendosi dalle specie reattive dell’O2, prodotte da queste ultime.

Un modello di infezione elmintica molto studiato è quello causato da Trichinella, genere che racchiude 8 specie, di cui alcune incapsulate ed altre no. Questo parassita é causa di zoonosi distribuite in diverse regioni del mondo. Dopo l’iniziale fase intestinale, Trichinella spp. si localizza nei muscoli striati dell’ospite inducendo forti cambiamenti morfologici e strutturali nella cellula invasa, che acquisisce un nuovo fenotipo detto nurse cell (NC). All’infezione si accompagna una forte risposta infiammatoria ed immunitaria dell’ospite, caratterizzata tra l’altro da un’elevata eosinofilia e da un innalzamento del livello di IgE sieriche.

Scopo di questa tesi è stato quello di valutare la risposta antiossidante del parassita nei muscoli attraverso lo studio dell’enzima glutatione transferasi Omega (GSTO). Tale enzima è privo di attività glutatione-transferasica, ma è dotato di numerose altre funzioni di grande importanza nella risposta allo stress ossidativo quali l’attività tioltransferasica e deidroascorbato reduttasica.

Con l’utilizzo di un anticorpo policlonale anti-GSTO di ratto sono stati condotti esperimenti di immunoblot e di immunoistochimica su larve isolate, sul tessuto muscolare infetto e di controllo. Si è inoltre valutata l’espressione del gene specifico per GSTO con la tecnica dell’ibridazione in situ, impiegando una sonda complementare al relativo mRNA di topo su sezioni di tessuto infetto a diverse epoche d’infezione.

I risultati ottenuti hanno dimostrato che:

- larve L1 di Trichinella spp. non sono riconosciute dall’anticorpo policlonale anti-GSTO;

- negli studi di immunoistochimica, la nurse cell in animali da esperimento infettati sia da Trichinella spiralis sia da Trichinella britovi (entrambe specie incapsulate) è risultata fortemente colorata dallo stesso anticorpo, a differenza del tessuto muscolare circostante; ciò è stato confermato con immunoblot su citosol di tessuto muscolare;

- tale risultato non si è ottenuto in animali infettati da Trichinella pseudospiralis che è una tipica specie non incapsulata;

- in animali trattati con antielmintico non è stata osservata l’up-regulation della proteina enzimatica suggerendo un possibile ruolo attivo del parassita in questo processo;

- mediante ibridazione in situ è stato osservato che, nei giorni successivi all’invasione della larva di Trichinella britovi nei muscoli, l’espressione dell’enzima GSTO nella nurse cell aumenta gradualmente;

- mediante confronto tra una GST di Trichinella spp. e GST di mammifero è stato osservato che non esiste alcuna omologia tra le sequenze nucleotidiche relative ai due enzimi.

Questi risultati potrebbero aprire nuove vie per l’identificazione di target utili per il controllo di questa importante parassitosi.


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