• burnout
• job demands
• job resources
• personal resources
• stress lavoro correlato
• work engagement

Il presente lavoro di tesi ha come obiettivo approfondire la tematica del Benessere Organizzativo all’interno delle professioni d’aiuto, professioni cosiddette “High-touch”, ad alto contatto, in quanto la loro attività implica numerosi contatti diretti con persone in difficoltà e prevede un coinvolgimento emotivo tale da poter comportare un rischio elevato di stress. Uno degli intenti dell'elaborato è quello di differenziarsi progressivamente dagli studi centrati sull’individuazione dei fattori che concorrono al malessere organizzativo, allo stress e al burnout, per rilevare l’esistenza di una situazione opposta, positiva, che anziché condurre ad un distacco dal proprio lavoro, ne promuove al contrario motivazione e coinvolgimento. Il presente elaborato partendo da un'analisi sulle diverse definizioni di stress, Stress Lavoro Correlato e burnout, prospettate in riferimento alle professioni d’aiuto, prosegue con un’analisi sui rischi psicosociali esistenti nel mondo del lavoro e sulle conseguenze che lo stress può generare sia a livello individuale che organizzativo. In particolare è anche proposta una disamina dei possibili fattori protettivi dello Stress Lavoro Correlato, come il lavoro di équipe, la supervisione e la formazione professionale. Viene poi conferito particolare risalto, nell'ambito della Psicologia Positiva, al tema dello stress passando da una prospettiva centrata sul “malessere” ad una di tipo “salutogenica”, per introdurre infine il costrutto di Work Engagement, enfatizzando la sua rilevanza nel generare all'interno dell'organizzazione benessere tra il “sociale” e l'”individuale”.
La seconda parte dell’elaborato, a carattere empirico, presenta una ricerca di natura esplorativa, che si pone l’obiettivo di andare a rilevare, in categorie professionali come assistenti sociali, educatori, psicologi e operatori socio-sanitari, la presenza di alcune variabili associate positivamente al Work Engagement, sulle quali le aziende possono lavorare al fine di incrementare i livelli di coinvolgimento dei propri dipendenti, apportando così benefici in termini di efficacia, efficienza e produttività. Nello specifico, l’indagine che si è avvalsa di un campione di tipo “opportunistico” costituito di 180 partecipanti analizzando come le varie tipologie di Job Demands (richieste lavorative), Job Resources (risorse lavorative) e Personal Resources (risorse personali), contenute nel Modello Job Demands-Resources (Bakker e Demerouti, 2007), possono essere associate al Work Engagement e come gli orientamenti motivazionali dei lavoratori e la loro percezione riguardo alle richieste lavorative ricevute dai superiori, possono incidere sul livello di Work Engagement e di conseguenza sul Benessere Organizzativo. Dall'analisi dei risalutati si evince come la presenza di risorse sia lavorative che personali, di determinati orientamenti motivazionali e l’uso di strategie più “Soft” di leadership da parte del superiore, possono aumentare i livelli di Engagement dei lavoratori, mentre all’opposto le richieste lavorative hanno un’incidenza negativa sul coinvolgimento dei dipendenti. Il lavoro di tesi si conclude con una discussione sui risultati della ricerca, mettendone in luce limiti e possibili prospettive future, sono state inoltre vagliate le implicazioni pratiche che la ricerca può fornire alle aziende interessate a creare un ambiente lavorativo caratterizzato dalla presenza di Benessere Organizzativo e di elevati livelli di Work Engagement dei lavoratori.