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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04112013-182830


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
VALENZA, VALERIA
URN
etd-04112013-182830
Titolo
Valutazione della presenza di Yersinia enterocolitica in campioni di latte crudo bovino prodotto da aziende del territorio toscano
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
BIOSICUREZZA E QUALITA DEGLI ALIMENTI
Relatori
relatore Prof. Cerri, Domenico
correlatore Dott.ssa Gasperetti, Laura
Parole chiave
  • Elettroforesi in campo pulsato
  • latte crudo vaccino
  • MPN
  • yersiniosi
Data inizio appello
20/05/2013
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
20/05/2053
Riassunto
Candidato: Valeria Valenza
Relatore: Prof. Domenico Cerri
Correlatore: Dr.ssa Laura Gasperetti
Corso di Laurea: Laurea Magistrale in Biosicurezza e Qualità degli Alimenti

Titolo della tesi: Valutazione della presenza di Yersinia enterocolitica in campioni di latte crudo bovino prodotto da aziende del territorio toscano.

Riassunto: Yersinia enterocolitica è un bacillo Gram-negativo appartenente alla famiglia delle Enterobacteriaceae potenzialmente patogeno in quanto responsabile nell’uomo di gastroenteriti a trasmissione alimentare. Esso è ampiamente diffuso in natura; si può rinvenire nell’intestino di molti mammiferi, nel suolo e nell’acqua. I principali ceppi patogeni per l’uomo appartengono ai sierotipi O:8, O:9, O:3 e O:5,27 e in Italia sono stati isolati principalmente i sierotipi 4/O:3 e 2/O:9. In letteratura, sono scarsi i dati riguardanti i ceppi patogeni presenti nel latte e dato che, negli ultimi vent’anni, Yersinia enterocolitica è divenuto il terzo patogeno di origine alimentare, dopo Campylobacter e Salmonella, si è ritenuto opportuno investigare la sua presenza in campioni di latte crudo bovino prodotto da aziende del territorio toscano. In questo lavoro sono stati analizzati un totale di 117 campioni di cui 33 hanno mostrato positività per Yersinia. Successivamente, ne è stato determinato il sierotipo di appartenenza; la tipizzazione è stata possibile per sette campioni e i sierotipi ottenuti, al momento, non sono stati evidenziati come responsabili di focolai di infezione nell’uomo. Inoltre, sono stati selezionati diciannove ceppi, tipizzati e non, da sottoporre all’elettroforesi in campo pulsato (PFGE). I risultati ottenuti hanno messo in evidenza una discreta diversità dei profili elettroforetici dei ceppi testati, indicando la circolazione di ceppi geneticamente non correlati all’interno di una zona ristretta del territorio toscano.
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