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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04112011-225040


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PAIANO, DANIELE
URN
etd-04112011-225040
Titolo
Applicazioni di algoritmi CFAR nei sistemi radar passivi
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA DELLE TELECOMUNICAZIONI
Relatori
relatore Ing. Martorella, Marco
relatore Ing. Capria, Amerigo
relatore C.C. (AN) Jackson, J. Derek
relatore Prof. Berizzi, Fabrizio
Parole chiave
  • PCL
  • rivelazione CFAR
Data inizio appello
02/05/2011
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/05/2051
Riassunto
Il radar passivo è un particolare radar bistatico che effettua la rivelazione di bersagli per mezzo dell'elaborazione degli echi provenienti da trasmettitori non cooperanti (illuminatori di opportunità). Esso non necessita di un trasmettitore. Ne consegue una diminuzione sia delle dimensioni che dei costi di realizzazione, rispetto ad un radar convenzionale.
In questo lavoro, si è descritto il radar passivo, analizzandone il principio di funzionamento, lo schema a blocchi, la geometria e le prestazioni, concentrandosi sui radar che sfruttano sistemi Software Defined Radio (SDR). Sono stati analizzati due sistemi SDR: la scheda USRP e la scheda USRP2. Quest'ultima offre migliori prestazioni per applicazioni di radar passivo ma è necessario utilizzare, a differenza della USRP, almeno due schede. Ciò determina la necessità di effettuare una operazione di sincronizzazione. Si è lavorato, quindi, a livello C++, allo scopo di estrarre un marker temporale dai dati appartenenti ai flussi in ricezione, per permetterne l'allineamento.
Oltre a questa problematica hardware, il lavoro è stato maggiormente indirizzato a livello software, realizzando un intero blocco della catena di signal processing di un sistema radar passivo: la rivelazione CFAR. Sono stati sviluppati quattro diversi algoritmi di rivelazione e si è effettuata un'analisi preliminare di prestazioni, in diverse tipologie di scenario: in ambiente omogeneo, in presenza di uno o più bersagli interferenti ed in presenza di bordi di clutter. Gli algoritmi sviluppati sono stati, successivamente, applicati a dati reali. I risultati ottenuti hanno evidenziato quanto la scelta del numero di celle di guardia sia importante. Selezionare un numero di celle di guardia inferiore al numero di celle occupate dal bersaglio può determinare l'insorgenza di uno scenario con bersagli multipli, pur trattandosi, in realtà, di scatteratori appartenenti allo stesso bersaglio. Infine, per migliorare la rivelazione di bersagli aventi dimensioni maggiori della cella di risoluzione, è stata proposta una strategia per la selezione del numero di celle di guardia.
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