Tesi etd-04112011-104848 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BERNARDI, MICAELA
URN
etd-04112011-104848
Titolo
SVILUPPO DI TECNICHE PER LA FUSIONE DI IMMAGINI CARDIACHE MULTIMODALI ATTRAVERSO PROTOCOLLI STANDARD DI INTEGRAZIONE
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA BIOMEDICA
Relatori
relatore Positano, Vincenzo
relatore Dott. Ferrari, Vincenzo
relatore Dott. Ferrari, Vincenzo
Parole chiave
- Cardiac Image Fusion
- DICOM
- XML
Data inizio appello
03/05/2011
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
03/05/2051
Riassunto
Nel panorama della moderna pratica clinica si inserisce una tecnica innovativa, l’Imaging Ibrido, che consente di fondere set di dati ottenuti da due o più metodiche in un unico set, caratterizzato da un contenuto informativo superiore. La capacità dell’image fusion di sovrapporre informazioni anatomiche, funzionali e metaboliche fornisce un significativo supporto al medico nella diagnosi di differenti patologie e nelle successive decisioni terapeutiche.
Il lavoro di tesi qui descritto si colloca all’interno di un progetto che propone la realizzazione di un nuovo tool informatico di supporto alle decisioni cliniche, basato sulla rappresentazione integrata di informazioni quantitative anatomo-funzionali derivate da tecniche di imaging cardiaco multimodale: il progetto EVINCI (EValuation of INtegrated Cardiac Imaging). In particolare, lo studio condotto rientra nello sviluppo dell’Hybrid Images Tool, un programma di conversione di dati DICOM e di informazioni quantitative (derivanti dalla polar map, da analisi PET o MRI) in un file xml standardizzato, ed un programma in grado di trasformare il file xml in un data set DICOM secondario. Il volume secondario così generato può essere salvato nel server DICOM EVINCI ed utilizzato come input per l’image fusion in software come CardIQ, PMOD ed altri.
Il codice sviluppato è in linguaggio IDL, ed è stato integrato nel software HIPPO DELAY, in uso presso la fondazione G. Monasterio del CNR di Pisa.
La realizzazione del volume DICOM secondario è ottenuta secondo due differenti modalità: clonando il volume dati originali (tutti gli attributi presenti nel DICOM originario vengono importati nel volume clonato) oppure creando il volume secondario a partire da un file xml (vengono settati gli attributi desiderati nel nuovo volume).
Entrambe le modalità necessitano di una maschera che permetta di settare i pixel delle immagini secondarie generate. In questo lavoro le maschere generate sono ottenute da un volume di immagini quantitative Delayed Enhancement MRI: le immagini sono acquisite tardivamente, dopo 10-20 minuti dalla somministrazione del mezzo di contrasto, rivelano delle regioni con una intensità di segnale maggiore, che corrispondono alle aree di necrosi. Per ogni slice è stata effettuata la segmentazione dei contorni endocardici ed epicardici del ventricolo sinistro in asse corto, ed è stata individuata l’area con delay; queste informazioni hanno permesso di creare le maschere suddette.
La seconda modalità di generazione del volume secondario necessita in ingresso un documento xml. Pertanto è stato implementato un Exporter XML che converte i dati DICOM e le informazioni quantitative in un file xml.
Nella fase finale del lavoro condotto è stata valutata la compatibilità del volume secondario così ottenuto con differenti software, come PMOD, Visore 3D, Osirix, ed altri.
Il lavoro di tesi qui descritto si colloca all’interno di un progetto che propone la realizzazione di un nuovo tool informatico di supporto alle decisioni cliniche, basato sulla rappresentazione integrata di informazioni quantitative anatomo-funzionali derivate da tecniche di imaging cardiaco multimodale: il progetto EVINCI (EValuation of INtegrated Cardiac Imaging). In particolare, lo studio condotto rientra nello sviluppo dell’Hybrid Images Tool, un programma di conversione di dati DICOM e di informazioni quantitative (derivanti dalla polar map, da analisi PET o MRI) in un file xml standardizzato, ed un programma in grado di trasformare il file xml in un data set DICOM secondario. Il volume secondario così generato può essere salvato nel server DICOM EVINCI ed utilizzato come input per l’image fusion in software come CardIQ, PMOD ed altri.
Il codice sviluppato è in linguaggio IDL, ed è stato integrato nel software HIPPO DELAY, in uso presso la fondazione G. Monasterio del CNR di Pisa.
La realizzazione del volume DICOM secondario è ottenuta secondo due differenti modalità: clonando il volume dati originali (tutti gli attributi presenti nel DICOM originario vengono importati nel volume clonato) oppure creando il volume secondario a partire da un file xml (vengono settati gli attributi desiderati nel nuovo volume).
Entrambe le modalità necessitano di una maschera che permetta di settare i pixel delle immagini secondarie generate. In questo lavoro le maschere generate sono ottenute da un volume di immagini quantitative Delayed Enhancement MRI: le immagini sono acquisite tardivamente, dopo 10-20 minuti dalla somministrazione del mezzo di contrasto, rivelano delle regioni con una intensità di segnale maggiore, che corrispondono alle aree di necrosi. Per ogni slice è stata effettuata la segmentazione dei contorni endocardici ed epicardici del ventricolo sinistro in asse corto, ed è stata individuata l’area con delay; queste informazioni hanno permesso di creare le maschere suddette.
La seconda modalità di generazione del volume secondario necessita in ingresso un documento xml. Pertanto è stato implementato un Exporter XML che converte i dati DICOM e le informazioni quantitative in un file xml.
Nella fase finale del lavoro condotto è stata valutata la compatibilità del volume secondario così ottenuto con differenti software, come PMOD, Visore 3D, Osirix, ed altri.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
2__Indice.pdf | 91.79 Kb |
3__Introduzione.pdf | 172.78 Kb |
Frontespizio.pdf | 103.01 Kb |
8 file non consultabili su richiesta dell’autore. |