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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04112008-151735


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
SIRIANNI, LUISA
URN
etd-04112008-151735
Titolo
LA CRISI AZIENDALE: GLI STRUMENTI DI SISTEMAZIONE EXTRAGIUDIZIALE E GIUDIZIALE.
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
Relatore Prof. Poddighe, Francesco
Parole chiave
  • crisi aziendale
  • strumenti negoziali
  • transazione fiscale
Data inizio appello
30/04/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
La crisi d’azienda rappresenta un fenomeno alquanto articolato e particolarmente vasto, soprattutto nell’attuale contesto economico, caratterizzato da profondi mutamenti e da scarsità di risorse soprattutto finanziarie.
Proprio per questo si è cercato in molti campi, dagli studi empirici alla realtà politica, di far fronte a questi fenomeni mediante lo studio delle modalità più adatte per prevenire il rischio di collassi o degenerazione di grandi realtà economiche.
Il nodo centrale della questione è soprattutto quello di proporre soluzioni credibili, che portino ad un rinnovamento aziendale completo e sostenibile nel lungo periodo, nella tutela e nel rispetto altresì delle esigenze dei diversi stakeholders che partecipano in maniera più o meno diretta alla vita dell’impresa,
alla luce delle crisi aziendali degli anni Novanta e dai recenti crack finanziari di grandi realtà italiane quali Fiat, Parmalat e Cirio, che ne hanno lacerato la solidità economico-finanziaria, e la credibilità agli occhi del contesto esterno
Di fronte a tale scenario si è accentuato l’interesse verso la ricerca di soluzioni alla crisi più efficaci, in grado di garantire un migliore equilibrio tra le esigenze contrapposte della tutela dei creditori e della conservazione del valore economico delle imprese insolventi.
I sistemi di gestione della crisi devono rispettare diverse caratteristiche fondamentali: essere robusti dal punto di vista delle capacità di prevenzione; permettere interventi efficaci in tempi rapidi; consentire di mettere in campo competenze imprenditoriali, manageriali e finanziarie di livello elevato; operare con un grado accettabile di trasparenza e di equità. Le tradizionali procedure giudiziali sono apparse inadeguate allo scopo, ciò spiega la diffusa tendenza a ricorrere a soluzioni stragiudiziali, realizzate attraverso accordi privati, condotti al di fuori della normativa fallimentare vigente.
L’attenzione verso queste soluzioni privatistiche si spiega soprattutto in funzione dei vantaggi che esse presentano rispetto alle soluzioni giudiziali, vantaggi riguardanti sia la maggiore elasticità che esse consentono nella gestione della crisi, potendo quest’ultima essere liberamente affrontata muovendosi al di fuori di vincoli posti dalla legge, sia i minori costi e i tempi più ridotti normalmente associati alla loro adozione.
Il presente lavoro, dunque, è finalizzato allo studio della composizione della crisi d’impresa in forma stragiudiziale.
Il capitolo primo ha il compito di dare una visione generale sul concetto di “crisi d’impresa”, si cercherà pertanto di offrire una panoramica attorno alla definizione di crisi d’impresa, nonché sull’individuazione e sull’analisi delle relative cause.
Sulla base di tale premesse, il capitolo secondo focalizza l’attenzione sulle modalità di prevenzione e di individuazione degli stati di crisi. Solo da un valido e approfondito lavoro di individuazione si possono impostare diagnosi corrette e interventi risanatori appropriati. In tale ottica, vengono presentati i principali strumenti di diagnosi della crisi, tra cui l’analisi dei bilanci, dei quozienti di
bilancio, finanziaria, di mercato e della formula imprenditoriale.
Il capitolo terzo si concentra, invece, sulle soluzioni di risanamento dell’impresa in crisi, in particolare evidenzia le caratteristiche e l’iter formativo della soluzione stragiudiziale, vista come alternativa a quella giudiziale.
Tale capitolo rappresenta il fulcro del seguente trattato, in quanto pone alla luce i nuovi strumenti di sistemazione extragiudiziali, in particolare al concordato preventivo, alla nuova figura degli accordi di ristrutturazione dei debiti nonché al piano di risanamento, alla luce del recente decreto correttivo D.lgs n. 169 del 12 settembre 2007.
Nell’ultimo capitolo, invece, si affrontano tali strumenti dal punto di vista aziendalistico, in particolare degli adempimenti contabili e di bilancio che le procedure richiedono ai soggetti protagonisti, quali la tipologia e la natura dei documenti contabili o situazioni patrimoniali, i soggetti preposti alla loro redazione, i principi e criteri da seguire, nonché l’esame degli aspetti fiscali.
Per quanto riguarda gli aspetti fiscali, saranno trattate sia dal punto di vista delle imposte dirette che indirette, con un approfondimento particolare per quanto riguarda il nuovo istituto della <<transazione fiscale>>, alla luce del recentissimo decreto emanato da Equitalia in tema di rateazione dei debiti fiscali.
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