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L'immigrazione italiana in Francia ha ricoperto un ruolo importante durante la prima metà del XX secolo è oggi invisibilizzata e gli immigrati transalpini ed i loro discendenti sono ormai considerati come assimilati sul piano della loro integrazione nella società francese.
Recentemente, la presenza italiana in Francia si è resa sempre più visibile, nel settore commerciale della ristorazione specializzata: numerose strutture sono sorte nella città di Parigi. La clientela di questi commerci detti “etnici” è varia: immigrati italiani, francesi ed altri stranieri, così come lo è la proprietà e la gestione non solo gli immigrati italiani ma anche imprenditori francesi o di altra nazionalità, sono pronti a sfruttarne le potenzialità sul mercato. Ecco che allora l’offerta di lavoro rappresentata dai giovani italiani, più o meno esperti nell’ambito ristorativo, incontra la domanda di personale italiano, mirata ad accrescere la credibilità e l’autenticità del ristorante.
La presente ricerca affronta nella prima parte il momento della prima mobilità dei giovani migranti, dall’Italia verso Parigi e della loro inserzione nel mercato del lavoro francese, nello specifico ambito della ristorazione italiana.
La parte finale di questa ricerca è invece dedicata alla mobilità professionale intrapresa in Francia, dal primo posto di lavoro a quello attuale. Un’apertura è dedicata alla congiuntura di crisi che il settore turistico e quello alberghiero, parigini, hanno subito in conseguenza alla pandemia Covid-19, la quale ha provocato una vertiginosa diminuzione delle cifre d’affari a partire da marzo 2020 fino al rimo trimestre del 2021. In ultima analisi verranno quindi affrontate le conseguenze che questa crisi ha implicato per i dipendenti della ristorazione italiana a Parigi.