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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04102020-154615


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BACCI, BENYAMIN
URN
etd-04102020-154615
Titolo
La Produzione dei Profumi nel Mondo Antico
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof.ssa Gualandi, Maria Letizia
correlatore Prof. Fabiani, Fabio
Parole chiave
  • profumo
  • archeologia
  • Belgiorno
  • Squillace
  • aryballoi
  • perfume
  • archeology
Data inizio appello
27/04/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Le fonti prese ad esame in questo studio sui metodi produttivi dei profumi nel mondo antico si possono dividere in due categorie: fonti letterarie e fonti materiali.Le fonti letterarie si suddividono a loro volta in antiche e moderne. Quelle antiche sono tutti i testi tramandatici attraverso i secoli e che ci forniscono informazioni dirette su pratiche spesso indagate dagli autori stessi. Basti pensare a Teofrasto, Plinio il Vecchio e Dioscoride, che con i loro trattati hanno affrontato argomenti come la botanica, le tecniche produttive e le usanze inerenti ai profumi.Le fonti letterarie moderne invece sono tutti gli studi che hanno approfondito la conoscenza dei profumi nel mondo antico. Sicuramente tra i fondamentali per i nostri studi ci sono le opere di G. Squillace, A. Carannante e M. D’Acunto e gli studi di M. R. Belgiorno. Senza tralasciare l’opinione di esperti del settore come il profumiere fiorentino L. Villoresi, il quale con i suoi scritti chiarisce quali siano i punti di unione tra il mondo del profumo di oggi e quello del passato.Le fonti materiali sono invece tutti quei dati archeologici che hanno fornito nuovi spunti di studio e approfondimento su dettagli che altrimenti sarebbero andati perduti per sempre. Ad esempio il fondamentale sito archeologico di Pyrgos nell’isola di Cipro.
Non di meno per dare un quadro il più possibile completo sono servite conoscenze della strumentazione moderna per produrre un profumo, solo così si è potuto valutare l’effettivo utilizzo di strumenti antichi.

Abbiamo seguito le tracce del profumo attraverso un lasso di tempo che va dal III millennio a.C. fino al I secolo d.C.
Le tracce del profumo si sono manifestate nello studio dei suoi molteplici impieghi e degli articolati metodi produttivi. Fino ad un’analisi della traccia più evidente del profumo antico: i flaconi portaprofumi.
L’analisi in tutte e tre le fasi si è basata su le principali aree coinvolte: Egitto e Medioriente, Cipro e Grecia, Roma e Italia. Per ognuna di queste tre aree abbiamo dato informazioni necessarie a spiegare come il profumo si sia evoluto nell’antichità.
Inoltre l’analisi dei contenitori porta profumi è servita a ricostruire anche le rotte commerciali di diffusione dei profumi. Oltre a questo i contenitori ci hanno rivelato anche la possibilità, in alcuni casi, di ottenere informazioni sulla composizione chimica delle fragranze.
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