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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04102019-155251


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
CONTADINI, LEANDRO
URN
etd-04102019-155251
Titolo
Il coordinamento tra uffici del pubblico ministero come strumento di contrasto alla criminalità organizzata.
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof.ssa Bonini, Valentina
Parole chiave
  • direzione nazionale antimafia e antiterrorismo
  • criminalità organizzata
  • coordinamento delle indagini
  • pubblico ministero
Data inizio appello
30/04/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
L'elaborato si propone di indagare sull'evoluzione, dal punto di vista processuale, della lotta alla "grande criminalità organizzata" che a partire dagli anni '80 del secolo scorso mise gravemente in crisi la pace sociale nel nostro Paese. La disamina parte dall'originario modello di coordinamento tra uffici del pubblico ministero previsto dal Codice del 1988 (art. 371), con l'intenzione di cogliere le ragioni che hanno portato al d.l. 367/1991; provvedimento mediante il quale sono state introdotte strutture centrali e periferiche del pubblico ministero, con lo scopo principale, perseguito dal legislatore, di accentare le indagini in materia di criminalità organizzata presso le procure della Repubblica distrettuali, nonché dotare la pubblica accusa di magistrati altamente specializzati in materia criminale-mafiosa. Nella parte centrale si svolge un approfondimento sul fenomeno dei maxiprocessi che avevano caratterizzato la lotta al terrorismo politico degli anni '70, per poi, successivamente, riverberare il loro "carattere mostruoso" nella lotta alla criminalità organizzata, ponendosi l'interrogativo se nell'attuale rito accusatorio (nonostante le plurime modifiche) permane il problema dei processi cumulati di vaste dimensioni. La trattazione prosegue con l'illustrazione della direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, della direzione investigativa antimafia, fino a giungere a una riflessione conclusiva sull'evoluzione dei modelli di coordinamento delle indagini che hanno portato all'adozione di questo modulo investigativo specializzato, dove sotto la regia della direzione nazionale antimafia e antiterrorismo, le procure distrettuali svolgono il ruolo di "attrici" nella conduzione delle indagini in materia di criminalità organizzata, e a partire dal d.l. 7 del 2015, anche per reati tentati o consumati con finalità terroristica.
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