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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04102017-192116


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
BARBARO, ERICA
URN
etd-04102017-192116
Titolo
Tempo sociale e tempo interiore in tre sceneggiature proustiane. E. Flaiano, H. Pinter, L. Visconti - d'Amico.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Prof. Cuccu, Lorenzo
Parole chiave
  • Proust
  • sceneggiature
  • Configurazione temporale
Data inizio appello
28/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
Il progetto di tesi che ho sviluppato affronta l’analisi dei segni del tempo nelle sceneggiature tratte dal romanzo A la recherche du temp perdu di Marcel Proust.
Ho individuato e analizzato, cioè, quei segni che nel testo sceneggiatura sono indicatori del Tempo, inteso sia come tempo scociale che come tempo interiore e soggettivo.
Le sceneggiature che ho preso in considerazione sono Proust di Harold Pinter, Progetto Proust di Ennio Flaiano e Alla ricerca del tempo perduto di Luchino Visconti e Suso Cecchi d’Amico, progetti di film che non sono mai stati realizzati e che, quindi, presentano la particolare caratteristica di alludere al testo filmico attraverso la forma narrativa.
Nella prima parte del progetto ho analizzato quelli che ho definito segni del tempo sociale, intendendo gli elementi che “raccontano” l’epoca in cui è ambientato il romanzo: la Parigi della Belle Époque. I segni sono dunque tutti gli elementi propri dell’epoca considerata, come le stratificazione sociale, i costumi e la moda, le abitudini gastronomiche, la sessualità, il tempo libero, i riferimenti storici e culturali e i dati urbanistici della città dopo la riorganizzazione haussmanniana. L’analisi è stata condotta operando un discorso parallelo tra le sceneggiature e il romanzo proustiano da cui sono tratte. Nella seconda parte del progetto ho analizzato i segni del tempo interiore, ovvero gli elementi che nel testo alludono a una dimensione temporale soggettiva. Partendo dall’analisi del romanzo proustiano, ho cercato di individuare in che modo la dimensione soggettiva della temporalità proustiana si manifesta nel testo sceneggiatura attraverso gli elementi propri del linguaggio cinematografico. Essendo la dimensione temporale la caratteristica fondativa dell’opera proustiana, ho cercato di individuare in che modo gli sceneggiatori elaborano la complessità della dimensione temporale del romanzo adattandola al linguaggio cinematografico, la cui natura è quella della visibilità.
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