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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04092020-181650


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANZI, ENRICO
URN
etd-04092020-181650
Titolo
Fascismo e Antifascismo all’ Isola d’Elba : fatti e personaggi
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E CIVILTA
Relatori
relatore Dott. Fulvetti, Gianluca
Parole chiave
  • Elba
  • isola d'Elba
  • antifascismo
  • fascismo
Data inizio appello
27/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/04/2090
Riassunto
L’Isola d’Elba è stata molte volte al centro delle vicende internazionali: salita alla ribalta delle cronache per l’esilio di Napoleone, a inizio Novecento fu investita dall’industrializzazione a causa dei ricchi giacimenti ferriferi del versante orientale, mentre durante la Seconda Guerra Mondiale fu territorio ambito, militarizzato, occupato e liberato. A Portoferraio, centro del potere politico ed economico e cittadina più popolosa dell'isola, si elevarono gli altiforni. Negli anni seguenti la Grande Guerra, l’Elba non fu risparmiata dal contesto drammatico delle mobilitazioni operaie e la «questione mineraria», che si mantenne scottante fino al 1924, fu motivo di preoccupazione anche per il movimento fascista, che nel frattempo irruppe nella scena politica sconquassando il movimento operaio e soprattutto scardinando le ultime amministrazioni “rosse”. L’Elba, nella quale esistevano realtà per tradizione sociale e culturale diverse e che diversamente reagirono, fu travolta dagli squadristi che se da un lato non incontrarono resistenze, dall’altro trovarono una tenace ma disarticolata opposizione. Il fascismo governò, originando personaggi ambigui che si presero il palcoscenico e perseguitando tutti coloro che, presto o tardi, non si piegarono, compresi quei combattenti con cui marciarono insieme. Il PNF strutturò la società elbana, diffondendo la dottrina fascista a ogni livello. L’antifascismo, inerme e “anarchico”, fino al 1940 raccolto in disarmati gesti di ribellione di pochi dissidenti, si rinvigorì man mano che la Guerra avanzava, trascendendo le classi sociali: dopo il 19 giugno 1944 gli elbani, ormai quasi tutti antifascisti, si ripresero la loro isola non dopo aver vissuto indelebili tragedie.
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