Tesi etd-04092020-134525 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GODI, ELENA
URN
etd-04092020-134525
Titolo
Arricchimento in omega 3 di carne di suino alimentato con lino
Dipartimento
SCIENZE AGRARIE, ALIMENTARI E AGRO-AMBIENTALI
Corso di studi
PRODUZIONI AGROALIMENTARI E GESTIONE DEGLI AGROECOSISTEMI
Relatori
relatore Prof. Serra, Andrea
Parole chiave
- alimentazione
- feed
- lino
- omega-3
- suini
- swine
- zootechnics
- zootecnia
Data inizio appello
11/05/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
11/05/2090
Riassunto
Scopo del presente lavoro è stato quello di verificare la possibilità di produrre carne di maiale arricchita in omega-3 e verificare se questo alimento potesse essere considerato un alimento funzionale alla luce delle attuali normative sui claims nutrizionali.
La ricerca è stata condotta su 40 maiali di razza Large White suddivisi in due gruppi omogenei di 20 soggetti ciascuno. Le razioni dei due gruppi differivano per l’integrazione con lino estruso: il gruppo Trattato 6% sulla sostanza secca di lino estruso, mentre la razione del gruppo controllo non conteneva alcuna integrazione con lino. Le razioni erano formulate isoproteiche ed isoenergetiche. I soggetti sono stati macellati al raggiungimento del peso di 150 kg e immediatamente sezionati. Le analisi sono state effettuate prelevando in campione magro dalla coscia destra di ciascun soggetto. Sui campioni sono state effettuate le analisi chimiche centesimali (sostanza secca, proteine totali, lipidi totali, minerali totali e, come complemento a cento, i carboidrati totali), e la composizione in acidi grassi utilizzando un gascromatografo dotato di detector a ionizzazione di fiamma e di colonna capillare di 100 m di lunghezza, altamente polare.
I risultati ottenuti hanno mostrato un significativo aumento in acidi grassi omega-3; nella carne dei soggetti del gruppo trattato, l’acido linolenico ha raggiunto quasi il 6% del totale degli acidi grassi. Questo incremento ha portato ad una importante riduzione del rapporto omega-6/omega-3, passato da circa 12 del gruppo controllo a meno di 2 del gruppo trattato. Queste sono caratteristiche assolutamente desiderabili che consentono l’utilizzo del Claim “fonte di Omega 3” per la carne del gruppo trattato.
The experiment was aimed at verifying the possibility to improve the nutritional quality of pork meat by increasing of omega three content.
The experiment was carried out on 40 Large White swine allotted in two homogenous groups according to diet: experimental group received a diet supplemented with 6% on dry matter of extruded linseed; control diet contained no linseed supplementation. Diets of two groups were iso-caloric and iso-protein. Animals were slaughtered when they were 150 kg weight; after slaughter animal were immediately sectioned. For the analysis, a sample of thin leg was drawled from each animal. Proximate composition (dry matter, total protein, total lipid, hashes, and, as a difference, total carbohydrates) and fatty acid composition were performed. Fatty acid composition was done by mean of a GC-FID apparatus, equipped with a 100m high polar column.
Results showed a significant increasing of total PUFA n-3 fatty acid in meat from experimental group, for which the content of linolenic acid reached about 6% of total fatty acids. This allowed to dramatically reduce the omega-6/omega-3 ration (about 12 and about 2 in control group and experimental group respectively). These are excellent results which allow us to use the claim “source of omega three” for meat of animal receiving experimental diet.
La ricerca è stata condotta su 40 maiali di razza Large White suddivisi in due gruppi omogenei di 20 soggetti ciascuno. Le razioni dei due gruppi differivano per l’integrazione con lino estruso: il gruppo Trattato 6% sulla sostanza secca di lino estruso, mentre la razione del gruppo controllo non conteneva alcuna integrazione con lino. Le razioni erano formulate isoproteiche ed isoenergetiche. I soggetti sono stati macellati al raggiungimento del peso di 150 kg e immediatamente sezionati. Le analisi sono state effettuate prelevando in campione magro dalla coscia destra di ciascun soggetto. Sui campioni sono state effettuate le analisi chimiche centesimali (sostanza secca, proteine totali, lipidi totali, minerali totali e, come complemento a cento, i carboidrati totali), e la composizione in acidi grassi utilizzando un gascromatografo dotato di detector a ionizzazione di fiamma e di colonna capillare di 100 m di lunghezza, altamente polare.
I risultati ottenuti hanno mostrato un significativo aumento in acidi grassi omega-3; nella carne dei soggetti del gruppo trattato, l’acido linolenico ha raggiunto quasi il 6% del totale degli acidi grassi. Questo incremento ha portato ad una importante riduzione del rapporto omega-6/omega-3, passato da circa 12 del gruppo controllo a meno di 2 del gruppo trattato. Queste sono caratteristiche assolutamente desiderabili che consentono l’utilizzo del Claim “fonte di Omega 3” per la carne del gruppo trattato.
The experiment was aimed at verifying the possibility to improve the nutritional quality of pork meat by increasing of omega three content.
The experiment was carried out on 40 Large White swine allotted in two homogenous groups according to diet: experimental group received a diet supplemented with 6% on dry matter of extruded linseed; control diet contained no linseed supplementation. Diets of two groups were iso-caloric and iso-protein. Animals were slaughtered when they were 150 kg weight; after slaughter animal were immediately sectioned. For the analysis, a sample of thin leg was drawled from each animal. Proximate composition (dry matter, total protein, total lipid, hashes, and, as a difference, total carbohydrates) and fatty acid composition were performed. Fatty acid composition was done by mean of a GC-FID apparatus, equipped with a 100m high polar column.
Results showed a significant increasing of total PUFA n-3 fatty acid in meat from experimental group, for which the content of linolenic acid reached about 6% of total fatty acids. This allowed to dramatically reduce the omega-6/omega-3 ration (about 12 and about 2 in control group and experimental group respectively). These are excellent results which allow us to use the claim “source of omega three” for meat of animal receiving experimental diet.
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