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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04092020-113316


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
BALZANELLI, GRETA
URN
etd-04092020-113316
Titolo
Terrecotte architettoniche della Passoliera (Caulonia): vecchie acquisizioni e nuove proposte interpretative
Settore scientifico disciplinare
L-ANT/07
Corso di studi
SCIENZE DELL'ANTICHITA' E ARCHEOLOGIA
Relatori
tutor Prof.ssa Romeo, Ilaria
Parole chiave
  • Caulonia
  • architettura
  • archeologia della Magna Grecia
  • archeologia classica
  • Archaeology
  • terrecotte architettoniche
Data inizio appello
06/05/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
06/05/2026
Riassunto
I materiali oggetto della ricerca che qui si presenta, solo preliminarmente e parzialmente editi dallo stesso scopritore P. Orsi, furono in minima parte studiati, negli anni Novanta del secolo scorso, da F. Barello. È mancato, tuttavia, un puntuale lavoro di schedatura ed esame dei frammenti rimasti esclusi dallo studio di Barello (trecentoventisei frammenti), lavoro ritenuto necessario per accertare, ed eventualmente confermare, la precedente suddivisione in cinque tetti (A, B, C, D e E) e giungere così a una comprensione globale del nucleo di terrecotte in questione.
La tesi si struttura in due sezioni. Nella prima è stata delineata una panoramica generale sulle terrecotte architettoniche arcaiche di Grecia, Sicilia, Magra Grecia e, infine, di Caulonia.
La documentazione architettonica fittile è stata suddivisa sulla base dei sistemi adottati nelle singole aree. In Grecia si sono individuati i sistemi laconico, corinzio, arcadico, argivo, attico, quello della Grecia N/O, della Grecia Centrale e delle isole dell’Egeo. Nelle colonie occidentali, invece, il sistema siceliota (proprio delle colonie dell’isola), il sistema tarantino (attestato in Puglia e parte della Basilicata), il sistema locrese e della subcolonia Hipponion, il sistema campano e quello acheo.
Nella seconda sezione si sono presentati i risultati emersi dall’analisi autoptica, dalla catalogazione e dallo studio delle terrecotte architettoniche oggetto di questa ricerca.
Nel catalogo i frammenti sono stati organizzati entro le categorie individuate negli studi precedenti, ovvero A, C, D e E, con l’esclusione di B poiché non è stato individuato alcun nuovo frammento rispetto ai pochi individuati da P. Orsi e già visionati e pubblicati da F. Barello. Ad ogni frammento è stata assegnata una sigla alfanumerica costituita dalla lettera del tetto al quale appartiene seguita da un numero progressivo: si avranno, ad esempio, A5, C3, D56, E5, E21, ecc. Tali sigle denominano anche le corrispettive schede di catalogo, che riportano, oltre al rimando alla relativa tavola, la provenienza, il luogo di conservazione e inventario (ove presente), le dimensioni, lo stato di conservazione e le osservazioni tecniche, una breve descrizione, le caratteristiche dell’argilla ed infine la datazione. Si è deciso di omettere le voci bibliografia e confronti, perché ampiamente trattate in seguito, nei paragrafi dedicati ai tetti in generale.
In aggiunta, si sono realizzate schede del medesimo tipo anche per i pochi frammenti già editi, introdotte da tabelle di comparazione nelle quali compaiono le concordanze tra la nuova nomenclatura e il precedente numero di catalogo assegnato da Barello. Il riferimento a tale studio è stato inserito nella voce bibliografia, presente solo in queste schede.
Attraverso la ricerca di confronti, partendo dal materiale analogo coevo proveniente dalla stessa Caulonia e, a seguire, allargando la ricerca al più ampio panorama delle produzioni magnogreche, siceliote e greche della madrepatria, si sono delineati, per ciascuno, gli aspetti tecnici, stilistici e cronologici.
Nelle considerazioni conclusive si propone una nuova ipotesi ricostruttiva, che ha condotto alla riduzione del numero dei tetti e al tentativo di tratteggiare l’articolazione dello spazio santuariale.
L’elaborato è, infine, corredato da una ricca documentazione grafica e fotografica: per ogni frammento è stato elaborato, per la prima volta, un completo apparato fotografico, coadiuvato, nei casi più emblematici e significativi, di nuovi rilievi grafici.
Alla luce dei risultati conseguiti si sono, inoltre, realizzate le ricostruzioni dei sistemi di copertura individuati.

In 1916, during farm works on the Passoliera hill - about half a mile south west from the city walls of the Greek colony of Kaulonia, in Southern Calabria - a significant amount of architectural terracottas was discovered in a pit, considered as pertaining to a sanctuary of the Archaic city.
The finds were immediately distributed amongst different museums, where they were restored, reassembled and exposed.
Apart from preliminary remarks published in 1924 by the excavator Paolo Orsi, the findings remained unpublished until the 90’s when a study by Federico Barello came out, based on a limited part of the assemblage unearthed by Orsi. Both Barello and Orsi attributed the terracottas to 5 different roof systems, dating between the end of the 6th c. BC and half of the 5th c. BC.
In 2009, during the renovation of the Archaeological Museum of Reggio Calabria, additional 20 boxes of unpublished artifacts were accidentally discovered in an hollow space of the store room.
The availability of a wider body of evidence has acted as stimulus for a revision of this class of material. The thesis aims at presenting new results from the typological, structural and functional analysis of the unpublished terracottas and at offering a new reconstruction hypothesis.
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