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Questo lavoro tratta della progettazione e della realizzazione di un prototipo funzionante di stampante 3D che sfrutta la tecnologia additiva del Digital Light Processing (DLP). Il dispositivo è stato costruito all'interno del laboratorio di 3D Printing & reverse engineering della Scuola di Ingegneria di Pisa. Per quanto possibile sono state usate risorse interne a questo laboratorio per la produzione di parti del prototipo, in particolare le stampanti 3D a tecnologia FDM. Ad oggi diverse macchine professionali disponibili in commercio fanno uso di questa tecnica ma le criticità ed i limiti non sono analizzati con approcci sistematici. L'obiettivo è quello di dotarsi di un apparato sperimentale volto a studiare come i parametri costruttivi e di stampa influenzino la buona riuscita di un prodotto. La realizzazione di un progetto interno, invece dell'acquisto di una macchina professionale, ha permesso una comprensione più completa dei fenomeni che rendono attuabile questa tecnica ed un'analisi più approfondita dei singoli elementi costitutivi. Per valutare le caratteristiche di qualità dei pezzi realizzati, il lavoro prosegue con la realizzazione di particolari provini (benchmark). Misurando questi ultimi, anche con l'ausilio di scanner 3D ed osservazioni al microscopio elettronico, è stato possibile valutare la precisione, le potenzialità ed i limiti del stampante 3D realizzata.