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• intervention strategies
• progettazione
• strategie d'intervento
• Vada Volaterrana

La presente tesi propone delle strategie di intervento per la valorizzazione dell’area archeologica di Vada Volaterrana, a nord di Vada, nella provincia di Livorno, in località San Gaetano. Nel sito in esame sono state rinvenute le rovine di un quartiere retro-portuale di epoca romana, sviluppatosi tra il I e il VII sec. d.C.: allo stato attuale, i lavori degli archeologi hanno permesso di portare alla luce gli horrea, le Grandi e Piccole Terme, una schola, e due complessi dalla destinazione d’uso incerta. Il settore meridionale dell’area è tuttora oggetto di studio; le ultime campagne di scavo sono state effettuate nell’ambito della summer school ‘Digging Vada’, promossa dall’Università di Pisa, che dal 2013 coinvolge studenti italiani e stranieri nel rinvenimento, nell’analisi e nello studio dei reperti.
L’intervento per la sistemazione del sito scaturisce da un’analisi approfondita dell’area archeologica nel contesto territoriale, che ha messo in luce alcune criticità: di queste, in particolare, la vicinanza con la zona industriale della società INEOS, e la presenza di condotti per il trasporto dell’etilene, che restituiscono un luogo frammentato e dalla difficile fruizione.
Partendo da questi studi, scopo della presente tesi è proporre delle strategie progettuali di valorizzazione e musealizzazione dell’area archeologica, che consentano, da una parte, di aprire il sito ai turisti, permettendo la visita delle rovine portate alla luce, e dall’altra di proseguire i lavori di scavo. Sono distinte a tal fine tre differenti fasi di progetto, in ordine di priorità di intervento e sulla base della programmazione delle campagne di rilievo archeologico, che permettono una pianificazione strutturata dei futuri sviluppi dell’area e un più diretto inserimento del quartiere romano di Vada Volaterrana nel panorama culturale e museale della Toscana.
Infine, a partire dai reperti rinvenuti nel corso della Summer School del 2019, viene proposta una ricostruzione virtuale di alcuni ambienti dell’ala più a sud del sito, i complessi I, L e M.

This thesis proposes intervention strategies for the valorization of the archaeological area of Vada Volaterrana, north of Vada, in the province of Livorno, in the locality of San Gaetano. In the site under examination have been found the ruins of a retro-port area of Roman times, developed between the first and seventh century AD: at present, the work of archaeologists have uncovered the horrea, the Large and Small Terme, a schola, and two complexes of uncertain use. The southern sector of the area is still under study; the latest excavation campaigns were carried out as part of the summer school 'Digging Vada', promoted by the University of Pisa, which since 2013 involves Italian and foreign students in the discovery, analysis and study of the finds.
The intervention for the arrangement of the site comes from a thorough analysis of the archaeological area in the territorial context, which has identified some critical issues: of them in particular, the proximity to the industrial area of the company INEOS, and the presence of ethylene transport pipes, which return a fragmented place and difficult to use.
Starting from these studies, the purpose of this thesis is to suggest design strategies for the enhancement and the musealization of the archaeological area, which allow, on the one hand, to open the site to tourists, allowing the visit of the ruins uncovered, and on the other to continue the excavation work. To this end, three different project phases are distinguished, in order of priority of intervention and on the basis of the programming of the archaeological survey campaigns, which allow a structured planning of the future development of the area and a more direct insertion of the Roman quarter of Vada Volaterrana in the cultural and museum panorama of Tuscany.
Finally, starting from the artifacts found during the 2019 Summer School, a virtual reconstruction of some rooms of the southernmost wing of the site, complexes I, L and M, is suggested.