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La presente tesi si pone l’obiettivo di inserire entità design-related come bias e bad design nel modello Function-Behavior-Structure, proponendo una sua rivisitazione. In dettaglio, lo studio di queste entità ha preso avvio dallo sviluppo di una metodologia per la loro estrazione dai brevetti, principale fonte di informazioni tecniche disponibili. L’approccio proposto, seppure segua una linea comune per entrambe le entità, porta a differenti risultati. Infatti, in un caso (bad design) l’individuazione di specifici marcatori ha permesso di estrarre frasi contenenti l’espressione del problema progettuale, nell’altro, invece, a causa della complessità del concetto di bias, prima è stato definito un “frame” di estrazione su cui poi sono state ricercate le regolarità sintattiche. La ricerca di queste entità (bias e bad design) nei brevetti ha permesso di venire a conoscenza di molti esempi reali e di comprendere i casi in cui il processo di progettazione porta ad un risultato inaspettato. La loro più profonda comprensione, non solo permetterà di intervenire laddove la sequenza di manipolazione segua un percorso deviato, migliorando così la “user experience”, ma anche di evitare il suo ripetersi in futuro.