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L’elaborato nasce in seguito all’esperienza di tirocinio curriculare svolto presso l’agenzia web Lumi Digital di Tallinn, in Estonia. Il digital marketing è un settore in continua evoluzione ed espansione che non è più relegato al solo ambito commerciale ma viene sempre più utilizzato anche in ambito politico, soprattutto durante le campagne elettorali. Per questo elaborato ci si è focalizzati soprattutto sull’evoluzione dei siti web politici e sull’applicazione delle regole e dei principi del marketing alla presenza online dei partiti durante l’ultima campagna elettorale (gennaio – marzo 2018).
Nella prima parte del lavoro di tesi è stata ricostruita un’analisi della letteratura al fine di esplorare l’evoluzione del marketing politico, la campagna elettorale e alcune delle tecniche che si sono sviluppate nel corso del tempo come sondaggi, l’assunzione di consulenti e l’impiego dello storytelling.
Cogliendo l’opportunità delle elezioni del 4 marzo sono stati impiegati due strumenti per la raccolta dei dati sui siti web: una scheda di analisi, e il tool di web marketing SeoZoom al fine di ottenere un quadro approfondito delle piattaforme web dei principali partiti politici. L’analisi ha consentito di studiare: 1) la presenza di strategie di web marketing impiegate in campagna elettorale; e 2) le principali funzioni del sito web sulla base delle tre categorie proposte da Vaccari (2012) e Bentivegna (2006), ovvero, informazione, community e professionalità. La scheda ha consentito di evidenziare i principali cambiamenti in termini di fruizione dei contenuti, di community come la presenza di chat, forum ed elementi che permettono la partecipazione diretta; e in ultima parte sono stati analizzati gli aspetti professionali del sito web.
Attraverso SeoZoom è stato possibile monitorare i posizionamenti dei website nei periodi precedenti e successivi al voto attraverso una selezione di keyword riferite al contesto politico e al programma elettorale. Le rilevazioni sono state eseguite sul principale motore di ricerca: Google.
Le parole chiave scelte per l’analisi erano riferite in larga misura alla campagna elettorale. In questo caso i risultati sono stati parziali. Soltanto i siti web del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle hanno mantenuto dei posizionamenti rilevanti alla ricerca nel periodo precedente e successivo alle elezioni. Ad esempio, digitando le parole “programma elettorale” o “sicurezza” su Google solo il sito del Partito Democratico e del Movimento 5 Stelle apparivano tra i risultati restituiti dal motore di ricerca: rispettivamente in 7 e 1 posizione.
Inoltre, il monitoraggio effettuato durante la campagna elettorale ha messo in evidenza che non tutti i siti web dei partiti politici hanno seguito una strategia di web marketing per migliorare la visibilità sui motori di ricerca. Infine, alcune delle piattaforme hanno subito delle modifiche tecniche durante il periodo selezionato che le hanno sfavorite nei posizionamenti nell’arco di tempo della campagna elettorale. In conclusione, l’analisi svolta consente di affermare che l’impiego delle tecniche di marketing da parte dei partiti politici è ancora parziale in un contesto in cui il settore digital è in continua espansione.