Tesi etd-04082015-102542 |
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Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
GUARDINI, GIOVANNA
Indirizzo email
giovanna.guardini@gmail.com
URN
etd-04082015-102542
Titolo
Influenza delle cure materne sullo sviluppo comportamentale del cucciolo
Settore scientifico disciplinare
VET/02
Corso di studi
SCIENZE AGRARIE E VETERINARIE
Relatori
tutor Dott. Gazzano, Angelo
tutor Prof. Sighieri, Claudio
tutor Prof. Sighieri, Claudio
Parole chiave
- behavioural tests
- cane
- comportamento del cucciolo
- cure materne
- dog
- interazioni madre-cucciolo
- maternal care
- mother-puppy interactions
- puppy behaviour
- questionario
- questionnaire
- test comportamentali
Data inizio appello
21/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
Riassunto
Nei mammiferi la madre è la sorgente e il modulatore più importante di stimolazioni e la sua influenza sullo sviluppo dell’individuo è stata ben documentata nei roditori, nei primati non umani e nell’uomo.
La qualità e quantità di interazioni madre-prole influenza l’espressione delle risposte endocrine, emozionali e comportamentali allo stress, nonché il comportamento sociale nella prole. Nel ratto ad esempio, variazioni nelle cure materne nei primi giorni post-partum, intese come contatto madre-neonato, leccamenti anogenitali e allattamento, producono importanti conseguenze comportamentali e neuroendocrine che possono manifestarsi fino all’età adulta ed essere trasmesse alla generazione successiva.
La letteratura riguardo le cure materne nel cane e la loro influenza sullo sviluppo comportamentale del cucciolo è molto limitata.
Lo scopo del presente studio è stato quello di indagare se, anche nella specie canina, le cure materne influenzassero le risposte comportamentali nel cucciolo e il comportamento dell’adulto.
Per realizzare ciò, le interazioni madre-cucciolo nei primi 21 giorni di vita all’interno della cassa parto sono state videoriprese ed analizzate. Successivamente, all’età di 58-60 giorni, i cuccioli sono stati sottoposti a due test comportamentali (test dell’Arena e test dell’Isolamento). Una volta divenuti adulti, sono state raccolte informazioni riguardanti il loro comportamento attraverso l’uso di questionari somministrati ai proprietari dei cani.
I soggetti del presente studio si componevano di 12 cucciolate italiane di diverse razze canine provenienti da un ambiente di vita familiare, e 8 cucciolate di cani di laboratorio.
L’analisi statistica è stata condotta attraverso una statistica multivariata (PCA, PLS) e attraverso l’uso di test parametrici e non parametrici.
Le cure materne sono risultate statisticamente maggiori nella popolazione dei cani di famiglia rispetto alla popolazione dei cani di laboratorio. Nel test dell’Arena, i cuccioli dei cani di famiglia esploravano e si orientavano maggiormente verso la persona estranea rispetto ai cuccioli dei cani di laboratorio.
Nei cani di famiglia si è osservato un’interazione tra il livello di cure materne, le esperienze precoci e le stimolazioni sociali sperimentate nei periodi sensibili dello sviluppo. Nei cani di laboratorio, i quali hanno ricevuto un livello basico di stimolazioni sensoriali e sociali, abbiamo osservato una concordanza con quanto riportato negli studi di laboratorio condotti sui roditori in merito agli effetti delle cure materne sul comportamento della prole.
Non è stata evidenziata una correlazione tra le cure materne nei primi 21 giorni di vita e il comportamento dell’animale adulto.
In conclusione, i nostri risultati evidenziano l’importanza nel cane delle cure materne sullo sviluppo comportamentale del cucciolo, aspetto che prima d’ora non era ancora stato investigato in letteratura.
Abstract
Maternal care in mammals represents a major constituent of early life environment and its influence on individual development has been documented in murines, non-human primates, and humans.
The quality and quantity of mother-pup interactions exert a multilevel regulation upon the physiological, cognitive, and behavioural development of pups, and they influence the endocrine, emotional, behavioural responses to stress and social behaviour in the offspring. In rats for example, variations in maternal behaviour in terms of mother-pup body contact and amount of licking received by the pups in the nest during the early days after parturition, produce important long-term behavioural and physiological consequences, which may remain until adulthood and can be transmitted to the next generations.
Literature about maternal care in dogs and its effect on puppy’s behaviour is very limited.
The aim of the present study was to determine the effects of maternal care on behavioural responses of puppies and on dog’s adult behaviour.
In order to realise this, the activities performed by mothers while caring for their puppies in the whelping box during the first 21 days after the birth were videoed and analysed. Then, behavioural responses shown by each puppy when subjected to two different behavioural tests (Arena and Isolation tests) at 58-60 days were videoed. Lastly, information about dog’s adult behaviour was collected through the use of a questionnaire.
Twelve litters of different breeds and mixed-breeds from Italian dog breeders, living in a home environment, and 8 litters from laboratory conditions, were recruited.
Data was analysed using multivariate analysis (PCA, PLS) and parametric and nonparametric tests.
Maternal care was statistically higher in family dogs compared to laboratory dogs. In the Arena test family puppies were more explorative and oriented to the stranger than laboratory puppies.
In family dogs we observed an interaction between level of maternal care and social and environmental exposure during sensitive periods. In laboratory dogs, who received a basic level of stimuli exposure, we found comparable results to those reported in laboratory rats models about the effects of maternal care on puppy behaviour.
Statistical analysis did not reveal a correlation between maternal care and dog’s adult behaviour.
In conclusion, our results highlight the importance of maternal care on the behavioural development of puppies that was not previously investigated in literature.
Nei mammiferi la madre è la sorgente e il modulatore più importante di stimolazioni e la sua influenza sullo sviluppo dell’individuo è stata ben documentata nei roditori, nei primati non umani e nell’uomo.
La qualità e quantità di interazioni madre-prole influenza l’espressione delle risposte endocrine, emozionali e comportamentali allo stress, nonché il comportamento sociale nella prole. Nel ratto ad esempio, variazioni nelle cure materne nei primi giorni post-partum, intese come contatto madre-neonato, leccamenti anogenitali e allattamento, producono importanti conseguenze comportamentali e neuroendocrine che possono manifestarsi fino all’età adulta ed essere trasmesse alla generazione successiva.
La letteratura riguardo le cure materne nel cane e la loro influenza sullo sviluppo comportamentale del cucciolo è molto limitata.
Lo scopo del presente studio è stato quello di indagare se, anche nella specie canina, le cure materne influenzassero le risposte comportamentali nel cucciolo e il comportamento dell’adulto.
Per realizzare ciò, le interazioni madre-cucciolo nei primi 21 giorni di vita all’interno della cassa parto sono state videoriprese ed analizzate. Successivamente, all’età di 58-60 giorni, i cuccioli sono stati sottoposti a due test comportamentali (test dell’Arena e test dell’Isolamento). Una volta divenuti adulti, sono state raccolte informazioni riguardanti il loro comportamento attraverso l’uso di questionari somministrati ai proprietari dei cani.
I soggetti del presente studio si componevano di 12 cucciolate italiane di diverse razze canine provenienti da un ambiente di vita familiare, e 8 cucciolate di cani di laboratorio.
L’analisi statistica è stata condotta attraverso una statistica multivariata (PCA, PLS) e attraverso l’uso di test parametrici e non parametrici.
Le cure materne sono risultate statisticamente maggiori nella popolazione dei cani di famiglia rispetto alla popolazione dei cani di laboratorio. Nel test dell’Arena, i cuccioli dei cani di famiglia esploravano e si orientavano maggiormente verso la persona estranea rispetto ai cuccioli dei cani di laboratorio.
Nei cani di famiglia si è osservato un’interazione tra il livello di cure materne, le esperienze precoci e le stimolazioni sociali sperimentate nei periodi sensibili dello sviluppo. Nei cani di laboratorio, i quali hanno ricevuto un livello basico di stimolazioni sensoriali e sociali, abbiamo osservato una concordanza con quanto riportato negli studi di laboratorio condotti sui roditori in merito agli effetti delle cure materne sul comportamento della prole.
Non è stata evidenziata una correlazione tra le cure materne nei primi 21 giorni di vita e il comportamento dell’animale adulto.
In conclusione, i nostri risultati evidenziano l’importanza nel cane delle cure materne sullo sviluppo comportamentale del cucciolo, aspetto che prima d’ora non era ancora stato investigato in letteratura.
Abstract
Maternal care in mammals represents a major constituent of early life environment and its influence on individual development has been documented in murines, non-human primates, and humans.
The quality and quantity of mother-pup interactions exert a multilevel regulation upon the physiological, cognitive, and behavioural development of pups, and they influence the endocrine, emotional, behavioural responses to stress and social behaviour in the offspring. In rats for example, variations in maternal behaviour in terms of mother-pup body contact and amount of licking received by the pups in the nest during the early days after parturition, produce important long-term behavioural and physiological consequences, which may remain until adulthood and can be transmitted to the next generations.
Literature about maternal care in dogs and its effect on puppy’s behaviour is very limited.
The aim of the present study was to determine the effects of maternal care on behavioural responses of puppies and on dog’s adult behaviour.
In order to realise this, the activities performed by mothers while caring for their puppies in the whelping box during the first 21 days after the birth were videoed and analysed. Then, behavioural responses shown by each puppy when subjected to two different behavioural tests (Arena and Isolation tests) at 58-60 days were videoed. Lastly, information about dog’s adult behaviour was collected through the use of a questionnaire.
Twelve litters of different breeds and mixed-breeds from Italian dog breeders, living in a home environment, and 8 litters from laboratory conditions, were recruited.
Data was analysed using multivariate analysis (PCA, PLS) and parametric and nonparametric tests.
Maternal care was statistically higher in family dogs compared to laboratory dogs. In the Arena test family puppies were more explorative and oriented to the stranger than laboratory puppies.
In family dogs we observed an interaction between level of maternal care and social and environmental exposure during sensitive periods. In laboratory dogs, who received a basic level of stimuli exposure, we found comparable results to those reported in laboratory rats models about the effects of maternal care on puppy behaviour.
Statistical analysis did not reveal a correlation between maternal care and dog’s adult behaviour.
In conclusion, our results highlight the importance of maternal care on the behavioural development of puppies that was not previously investigated in literature.
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