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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04072023-171750


Tipo di tesi
Tesi di dottorato di ricerca
Autore
PIRO, OLGA
Indirizzo email
o.piro@studenti.unipi.it, olgapiro92@gmail.com
URN
etd-04072023-171750
Titolo
Stati e attori non statali fra Sudan, Libia e Ciad
Settore scientifico disciplinare
SPS/13
Corso di studi
SCIENZE POLITICHE
Relatori
tutor Prof. Tamburini, Francesco
correlatore Prof. Strazzari, Francesco
Parole chiave
  • territorio
  • geopolitica
  • sovranità
  • Sudan
  • Libia
  • Ciad
  • confini
  • colonialismo
  • Sudan
  • Colonialism
  • geopolitics
  • colonial borders
  • African borders
  • non-state actors
  • States
  • Libya
  • borderland
  • attori non statali
Data inizio appello
20/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/04/2093
Riassunto
Questa tesi discute della creazione e del mantenimento dei confini coloniali fra Sudan, Libia e Ciad. Essa ambisce a ricostruire la storia della sovranità dello Stato nelle borderland, rifacendosi agli insegnamenti metodologici dello “Spatial turn in history” e all’uso di documenti d’archivio italiani, francesi e britannici. La tesi di fondo dell’elaborato è che la sovranità territoriale è stata creata e mantenuta su questi territori grazie ai rapporti asimmetrici che gli Imperi coloniali creavano con i soggetti locali, network fra Stati e attori non statali che hanno dato un forte impulso all'assegnazione e al mantenimento dei territori sotto la giurisdizione di tre stati diversi. Il primo capitolo tratta della territorialità nell’area prima della creazione degli stati coloniali. Esso dunque discute dell’epoca della colonizzazione ottomana sul Sudan, del mahdismo e i tentativi non europei di creare uno Stato territoriale. Il secondo capitolo tratta della Conferenza di Berlino sul Congo (1884-1885) e delle ambizioni europee ed ottomane sull’area oggetto di studio in quella fase, nonché dei diversi significati che tali attori attribuivano ai loro diritti sul territorio e alla lettura che davano dei loro rapporti con le popolazioni locali allo scopo di legittimare le proprie pretese. Il terzo capitolo discute del confine fra Sudan anglo-egiziano e Francia per determinare il processo che ha portato alla creazione dell’attuale confine fra Sudan e Ciad e del suo influsso con la successiva governance di queste periferie africane, prendendo come centrale la storia del popolo Beri/Zaghawa. Il quarto capitolo discute del confine desertico fra la Libia coloniale, il Sudan Anglo-Egiziano e l’Africa Equatoriale Francese, territorio oggetto di competizione fra colonizzatori che ambivano in modi diversi legittimare il proprio dominio, discutendo invece del caso del popolo Tebu che vive tradizionalmente nell'area del Tibesti. Il quinto capitolo discute del processo che ha portato alla decisione degli Stati africani di mantenere i confini coloniali, alla sfida principale che ha avuto quest'ordine territoriale nella regione (Guerra Libia-Ciad 1978-1987) e del successivo caso di Territorial Dispute (1994), occasione in cui il primo Memoriale della Jamahiriya arabo-libica ha portato il tema della storia della territorialità coloniale in quest'area dinanzi alla CIG; il capitolo poi affronta brevemente il tema degli ulteriori tentativi di sfidare l’ordine territoriale che sono venuti alla luce sino a tempi recenti. Le osservazioni conclusive raffrontano la tesi centrale dell'elaborato (sull'importanza dei network asimmetrici nel processo che arriva ad assegnare un territorio al dominio incontestabile di un ente sovrano) con il tradizionale dibattito sull' origine dello “state-making”.

This dissertation gives a history of the creation and maintenance of colonial borders between Sudan, Libya and Chad. It reconstructs the history of State sovereignty in these borderlands, drawing on the methodological teachings of the "Spatial turn in history" and the use of Italian, French and British archives. The central argument of this work is that territorial sovereignty over those territories was created and maintained through asymmetrical relations occurring between colonial Empires and local actors; therefore, networks between States and non-state local actors significantly influenced the allocation and maintenance of peripheries under one of those three different States. The first chapter discusses pre-colonial territoriality in the area, the era of Ottoman colonization over Sudan, Mahdism, and non-European attempts to create a territorial state. The second chapter tells about the Berlin Conference (1884-1885), the ambitions of Europeans and Ottomans in the area; in doing so, the chapter confronts the different meanings that those actors gave to their legal rights over this territory and their attempts to legitimize their claim through the relation with local peoples. The third chapter discusses the border between Anglo-Egyptian Sudan and France, to determine the process that led to the creation of the current Sudan-Chad border and its influence over the colonial governance of those African peripheries; the chapter takes as case study the transnational Zaghawa people who traditionally live at both sides of the border. The fourth chapter discusses the desert border between colonial Libya, Anglo-Egyptian Sudan and French Equatorial Africa, a desert territory object of competition between colonizers, which was mainly due to the colonizers' attempts to legitimize their exclusive rule; the chapter takes in account the case of Tebu people who live in the area of Tibesti and of the perception that the Colonizers had over them. The fifth chapter discusses the process that led to the African states' decision to maintain colonial borders, the main challenge to these borders ( war between Libya and Chad, 1978-1987) and the subsequent Territorial Dispute (1994). In this occasion, the first Memorial from the Libyan-Arab Jamahiriya explored the theme of colonial territoriality in the area in front of the ICJ. This last chapter then briefly touches the theme of challenges posed by transnational networks against the rule of central governments in recent times. The concluding remarks confront the core argument of this work (the importance of networks in assigning a territory to a Sovereign entity in the current international system) with the traditional debate over the origin of "State-making".
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