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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04072020-161759


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PETROCCHI JASINSKI, LUIGI
URN
etd-04072020-161759
Titolo
"Effetti dell'esposizione ad un estratto integrale di Cannabis sativa su embrioni di zebrafish"
Dipartimento
SCIENZE VETERINARIE
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE DELLE PRODUZIONI ANIMALI
Relatori
relatore Dott. Fronte, Baldassare
correlatore Prof.ssa Millanta, Francesca
controrelatore Prof. Gatta, Domenico
Parole chiave
  • acquacoltura
  • cannabis sativa
  • performance locomotorie
  • performance riproduttive
  • zebrafish
Data inizio appello
22/04/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/04/2060
Riassunto
La cannabis, pianta generalmente annuale originaria dell’Asia centrale, è oggi diffusa in quasi tutto il mondo per i suoi innumerevoli utilizzi. L’infiorescenza contiene cannabinoidi, tra cui delta-9-THC e CBD, sostanze neuroattive in grado di modificare il comportamento animale. Queste sostanze interagiscono con il sistema degli endocannabinoidi-ECBs, legandosi ai recettori CB1 e CB2. Lo zebrafish, che già a livello embrionale possiede un sistema ECBs assimilabile a quello dei vertebrati, rappresenta un valido modello animale per lo studio degli effetti di queste sostanze.
Studi inerenti l’esposizione prenatale ai cannabinoidi sono già stati eseguiti su zebrafish, su ratti ed esseri umani, così come su embrioni di gallina. Al fine di valutare possibili applicazioni della cannabis nel settore dell’acquacoltura, è importante comprenderne meglio i suoi effetti sui pesci, sia dal punto di vista dello sviluppo embrionale, che da quello comportamentale (ad esempio performance locomotorie).
Il presente lavoro è stato condotto presso la “zebrafish facility” del Dipartimento di Scienze Veterinarie (DSV) di Pisa e presso i laboratori di IRCCS Fondazione Stella Maris (PI). Lo studio ha previsto l’impiego di embrioni di zebrafish come modello animale, ed ha riguardato l’utilizzo di un estratto integrale di Cannabis sativa var. Zenit. Lo studio si è articolato in due parti: nella prima parte si è testato l’effetto del trattamento (2, 10, 20, 200, 500 µL/100 mL e 1 mL/100 mL) sulle performance di sopravvivenza e schiusa a 48, 72 e 120 hpf (hour post-fertilization). Per alcune concentrazioni, è stata effettuata anche una valutazione dell’incidenza di malformazioni embrionali. Essendo l’estratto stato disciolto in Dimetilsolfossido [(CH3)2S; DMSO], sostanza che, sebbene in misura ridotta, può modificare alcuni parametri osservati, sono anche stati approntati specifici gruppi trattati con questo solvente (2, 10, 200 µL/100 mL e 1 mL/100 mL). Nella seconda parte dello studio, si è invece studiato l’effetto dei trattamenti sulle performance locomotorie di embrioni di zebrafish di 120 hpf; in questo caso, le performance locomotorie sono state studiate mediate DanioVision® (Noldus, Wageningen). Le concentrazioni testate, sia per il DMSO che per l’estratto di cannabis, sono state 2, 20 e 200 µL/100 mL, oltre al gruppo di controllo negativo.
Per quanto riguarda l’effetto del DMSO sulla sopravvivenza e la schiusa delle uova, è emerso che tra tutte le concentrazioni utilizzate solamente il DMSO 1 mL/100 mL (1% v/v) ha determinato una riduzione del tasso di sopravvivenza (a 48, 72 e 120 hpf) e schiusa (a 120 hpf). Inoltre, il DMSO a tutte le concentrazioni utilizzate, non ha determinato un significativo incremento delle deformità embrionali rispetto al gruppo di controllo. Per contro, l’estratto di cannabis, a 48, 72 e 120 hpf, non ha ridotto né la sopravvivenza embrionale, né la schiusa, così come non ha indotto un aumento di malformazioni embrionali.
Per quanto riguarda l’analisi delle performance locomotorie, è emerso come solo il trattamento alla concentrazione di 200 µL/100 mL induca eccitazione negli embrioni per tutta la durata della prova. L’estratto di cannabis, utilizzato alla concentrazione di 200 µL/100 mL, ha indotto un incremento delle performance locomotorie, superiori anche rispetto a quelle osservate per il gruppo DMSO 200 µL/100 mL. Questo dato permette di ipotizzare che l’estratto di cannabis, alla concentrazione di 200 µL/100 mL (0,2% v/v) ha un effetto eccitativo sugli embrioni ben superiore a quello del DMSO utilizzato alla stessa concentrazione, ma anche rispetto al gruppo di controllo. Da ciò, ne deriva anche la possibilità di confermare che il DMSO è un valido solvente da impiegare in prove comportamentali su zebrafish.
In conclusione, dal seguente studio è emerso che l’estratto integrale di cannabis (Var. Zenit), utilizzato alla concentrazione di 200 µL/100 mL, non presenta effetti negativi né sullo sviluppo embrionale dello zebrafish, né sulla schiusa delle uova. Allo stesso tempo, però, presenta un effetto “eccitante” tale da modificare, incrementandole, le performance locomotorie degli embrioni in fase post-schiusa. Al fine di confermare tali risultati, ulteriori studi sono necessari per meglio indagare i meccanismi di azione, per poi individuare possibili campi di applicazione in ambito zootecnico.
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