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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04072020-142939


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
PANICUCCI, ILARIA
URN
etd-04072020-142939
Titolo
GLI STRUMENTI DI ALLERTA INTRODOTTI CON IL CODICE DELLA CRISI DI IMPRESA
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
CONSULENZA PROFESSIONALE ALLE AZIENDE
Relatori
relatore Prof. Poddighe, Francesco
Parole chiave
  • allerta
  • codice
  • crisi
  • indicatori
  • indici
  • insolvenza
Data inizio appello
04/05/2020
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
04/05/2090
Riassunto
In questo elaborato ho affrontato il tema della crisi aziendale, analizzando dal punto di vista economico, finanziario, organizzativo e giuridico tutte le tematiche che affiancano l’impresa quando si trova ad affrontare una situazione di crisi.
Ho analizzato il Codice della Crisi di Impresa e dell’insolvenza, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 14 febbraio 2019 con il Decreto legislativo del 12 gennaio 2019 n.14, in attuazione della legge delega del 19 ottobre 2017 n.155 ed ho sviluppato questa disciplina che presto entrerà in vigore soffermandomi sugli strumenti di allerta e sulla loro applicazione.
Il Codice è stato frutto di un lungo periodo di lavoro e, viste le complicate condizioni economiche del periodo in cui viviamo, si pone l’obiettivo della continuità aziendale e per questo introduce una serie di misure volte a monitorare l’andamento attuale e previsionale di ciascuna organizzazione, con lo scopo appunto di evitare di intraprendere procedure concorsuali e soprattutto di rilevare e risolvere la crisi in modo tempestivo.
Inizialmente ho esposto il concetto di crisi di impresa dal punto di vista storico con le teorie dello studioso Beaver e lo Z- Score di Altman (1968). Dopo l’analisi della crisi secondo questi modelli matematici, ho approfondito come il legislatore ha regolamentato le situazioni di crisi e di insolvenza con il grande processo di riforma, il quale è terminato con il Codice della Crisi dell’Impresa e dell’insolvenza il quale costituisce l’esito di tutta una serie di proposte di modifica che nel corso del tempo si sono susseguite.
È ispirato alla prevenzione tramite il rafforzamento degli assetti organizzativi e dei doveri degli organi sociali e alla diagnosi precoce tramite l’introduzione delle procedure di allerta che consistono nell'esercizio di specifiche attività di controllo e monitoraggio, finalizzate alla tempestiva rilevazione degli indizi di crisi dell'impresa e alla sollecita adozione delle misure più idonee alla sua composizione (articolo 12 del Codice). Coloro che hanno l’obbligo di segnalazione sono i soggetti di cui agli articoli 14 e 15, rispettivamente gli organi di controllo societario e i creditori pubblici qualificati, finalizzati alla tempestiva rilevazione degli indizi ed alla sollecita adozione di misure più idonee alla composizione davanti all'Organismo di Composizione della Crisi di Impresa(OCRI).
Sono destinatari degli strumenti di allerta, gli imprenditori individuali, gli imprenditori collettivi, le imprese agricole, le imprese minori, le imprese soggette a liquidazione amministrativa, restano escluse le grandi imprese, le imprese di rilevante dimensione, società quotate in mercati regolamentati, società con azioni diffuse tra il pubblico in misura rilevante, banche.
Nell’elaborato sono stati analizzati in modo dettagliato gli indici, sia dal punto di vista giuridico che dal punto di vista aziendale, riportando alcuni esempi pratici in modo da chiarire l’applicazione pratica degli stessi. Il CNDCEC ha inoltre analizzato dei casi particolari, introducendo degli indici per settore ed indicandone, nelle apposite tabelle, le soglie di allerta. Sono state dedicate, nello stesso documento del CNDCEC, degli indici appositi per le start-up innovative, PMI innovative, società in liquidazione, imprese costituite da almeno 2 anni, cooperative e consorzi.
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