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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04072009-114157


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
PETRI, DANIELE
URN
etd-04072009-114157
Titolo
RESPONSABILITA' AMMINISTRATIVA DELLE PERSONE GIURIDICHE, DELLE SOCIETA' E DELLE ASSOCIAZIONI ANCHE PRIVE DI PERSONALITA' GIURIDICA CONSIDERAZIONI CRITICHE
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
MANAGEMENT & CONTROLLO
Relatori
Relatore Dott.ssa Talarico, Lucia
Parole chiave
  • persone
  • giuridiche
  • amministrativa
  • responsabilita
Data inizio appello
27/04/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
27/04/2049
Riassunto
La presente tesi ha la finalità di chiarire alcuni punti controversi che gravitano attorno al decreto 231. A titolo di esempio si cerca di dare risposte a domande di questo tipo: La responsabilità in capo all’ente è di tipo amministrativo o penale? Quale è l’elenco preciso degli enti soggetti alla normativa? Verranno introdotti i reati ambientali nelle fattispecie di reato contemplate dal decreto 231?
Il primo capitolo segue il testo del decreto e tratta le caratteristiche principali dello stesso. Vengono considerati i criteri di imputazione della responsabilità all’ente, quali sono gli enti destinatari della normativa, le fattispecie di reato e l’apparato sanzionatorio.
Il secondo capitolo fa riferimento alle Linee Guida emanate ed aggiornate da Confindustria per la costruzione dei Modelli esimenti a norma del d.lgs. 231. Vengono delineate tutte le caratteristiche che un Modello deve avere perché assolva alle funzioni di prevenzione del rischio di commissione dei reati ex 231.
Il terzo capitolo fa riferimento alla Guida operativa alla valutazione dell’adeguatezza del modello di prevenzione ex d.lgs. 231/01, deliberata dalla Commissione Paritetica Nazionale del CNDC e CNR. La guida è un prezioso manuale per il professionista che si trovi a valutare il modello esimente ex 231 ed ad emettere un giudizio in merito.
Il quarto ed ultimo capitolo mette in luce alcuni punti controversi che vertono sul decreto e che debbono essere chiariti perché creano difficoltà interpretative a chi deve giudicare la validità o meno dei modelli e l’eventuale applicazione di sanzioni, ma anche a chi deve affrontare un processo di messa in atto di un modello idoneo a prevenire i reati e costituire un’esimente certa per l’ente.
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