Tesi etd-04062020-181122 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MANDALARI, DARIO
URN
etd-04062020-181122
Titolo
Solfuri magmatici nei prodotti del complesso vulcanico Miocenico di
Rincón-Portezuelo de Las Animas (Ande Centrali, Argentina)
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof.ssa Gioncada, Anna
correlatore Prof. Fulignati, Paolo
correlatore Prof. Fulignati, Paolo
Parole chiave
- Ande Centrali
- Central Andes
- inclusioni a solfuri
- mineralizations
- mineralizzazioni
- Porphyry Copper
- Rincón-Portezuelo de las Animas
- sulphide inclusions
Data inizio appello
24/04/2020
Consultabilità
Tesi non consultabile
Riassunto
Il complesso vulcanico Rincón-Portezuelo de las Animas, attivo nel Miocene superiore, è situato nella parte nord-occidentale dell’Argentina e fa parte delle Ande Centrali. Il complesso presenta alcune analogie (contesto geodinamico, età, composizione chimica dei magmi) con il vicino Fa-rallon Negro, a cui è legato il giacimento "porphyry Cu-Au" di Bajo de Alumbrera. Lo scopo del presente lavoro è quello di contribuire a verificare le potenzialità giacimentologiche del suddetto complesso valutando i parametri (quali composizione dei prodotti eruttivi e il loro grado di evolu-zione) che hanno portato all’essoluzione di un fuso a solfuri dal magma, e le possibili implicazio-ni per la genesi di un sistema tipo "Porphyry Copper". Il lavoro è consistito nell’analisi di diverse sezioni sottili dei prodotti eruttivi, con gradi di differenziazione che vanno dalle andesiti alle tra-chiandesiti basaltiche, al microscopio ottico a luce riflessa, al microscopio elettronico a scansione FESEM e, infine, tramite microsonda elettronica EPMA. I dati ottenuti dalle indagini hanno mo-strato la presenza di inclusioni a solfuri di Fe e Cu, all’interno dei minerali ospiti (soprattutto pi-rosseno e orneblenda) evidenziando la presenza di essoluzione di un fuso a solfuri dal magma. I dati sono stati inoltre confrontati con quelli di altri lavori simili, ed in particolare con i dati relati-vi al complesso vulcanico del Farallon Negro. Il confronto mette in evidenza buone correlazioni tra gli elementi, rivelando che i prodotti con i solfuri più ricchi in Cu sono quelli con grado di evoluzione più basso. Inoltre dalle analisi al SEM sono state riscontrate delle interessanti varia-zioni composizionali, confermate alla microsonda, in parecchie inclusioni a solfuri esclusive di un unico campione. Il campione in questione è un incluso di un mush cristallino, costituito prevalen-temente da orneblenda, all’interno di una dacite. I solfuri mostrano tenori spiccatamente più ele-vati di Cu (con valori tra 14,4 a 45,3 wt%) rispetto agli altri prodotti analizzati (fino a circa 9 % in peso) e smescolamenti con valori piuttosto elevati di Pb (40,4-68,0 wt%) e Ag. Il campione pos-siede una tessitura di tipo crystal mush facendo ipotizzare che si tratti di uno xenolite di una roc-cia di parete e che abbia subito un raffreddamento relativamente lento segnalato anche dalla forma poligonale delle inclusioni.
Tenendo conto del contesto geodinamico di margine convergente, del fatto che le inclusioni a sol-furi siano sempre meno frequenti e sempre meno ricche di elementi calcofili con l’aumentare del grado di evoluzione dei prodotti, non mostrino evidenze di riassorbimento o alterazione seconda-ria e che la massima concentrazione di inclusioni arricchite in calcofili sia stata segnalata in xeno-liti di parete, è possibile ipotizzare che l’assenza di giacimenti tipo "porphyry copper" associati al complesso vulcanico Rincón-Portezuelo de las Animas sia da ascrivere in parte ad una mancata rimobilizzazione di metalli fissati nei solfuri magmatici da parte di fluidi acquosi essolti dal magma (genesi di un fluido mineralizzante) ed in parte al fatto che i volumi di magma, che hanno alimentato il complesso vulcanico, siano stati relativamente contenuti.
Tenendo conto del contesto geodinamico di margine convergente, del fatto che le inclusioni a sol-furi siano sempre meno frequenti e sempre meno ricche di elementi calcofili con l’aumentare del grado di evoluzione dei prodotti, non mostrino evidenze di riassorbimento o alterazione seconda-ria e che la massima concentrazione di inclusioni arricchite in calcofili sia stata segnalata in xeno-liti di parete, è possibile ipotizzare che l’assenza di giacimenti tipo "porphyry copper" associati al complesso vulcanico Rincón-Portezuelo de las Animas sia da ascrivere in parte ad una mancata rimobilizzazione di metalli fissati nei solfuri magmatici da parte di fluidi acquosi essolti dal magma (genesi di un fluido mineralizzante) ed in parte al fatto che i volumi di magma, che hanno alimentato il complesso vulcanico, siano stati relativamente contenuti.
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