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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04062012-112359


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
URGU, LEO FEDERICO
URN
etd-04062012-112359
Titolo
Analisi filogeografica del mitilide eurialino Mytilaster minimus (Mollusca, Bivalvia).
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
BIOLOGIA MARINA
Relatori
relatore Prof. Castelli, Alberto
relatore Dott. Barbieri, Michele
Parole chiave
  • test di assegnazione Bayesiano
  • albero Midpoint Rooting
  • network
  • Analisi della varianza molecolare
  • multidimensional scaling non metrico
Data inizio appello
27/04/2012
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
27/04/2052
Riassunto
Il presente lavoro ha avuto lo scopo di ricostruire i rapporti filogeografici tra popolazioni del mitilide Mytilaster minimus (Poli, 1795) attraverso l'analisi di marcatori mitocondriali, con particolare attenzione alla divergenza genetica presente tra individui di ambiente marino e salmastro.
Attualmente il genere Mytilaster comprende quattro specie: M. lineatus (Gmelin in L. 1791), M. minimus (Poli, 1795), M. solidus (Martin in Monterosato, 1872), M. marioni (Locard, 1889). La posizione tassonomica di M. minimus e M. solidus, è ancora dibattuta, a causa della grande variabilità fenotipica che produce un'ampia sovrapposizione dei caratteri morfologici. Studi basati sull'elettroforesi degli alloenzimi condotti in M.minimus hanno suggerito, la presenza di una chiara divergenza genetica tra popolazioni di ambienti marini e di ambienti salmastri.
Campioni di M. minimus, sono stati prelevati nei due tipi di habitat e conservati in etanolo al 95%. Una volta portati in laboratorio si è proceduto, dove possibile, all’identificazione della specie su base morfologica ricercando caratteri tipici per questa specie come per esempio la presenza di dentelli sulla superficie ligamentare, solitamente due o tre. Il colore delle valve risulta bruno marrone, più chiaro e tendente al giallo o al rossiccio nella parte antero-ventrale.
Da ogni esemplare è stato estratto il DNA genomico, tramite l'impiego di un kit commerciale. In alcune specie di mitilidi esistono due linee di trasmissione del DNA mitocondriale: una ereditata per via materna e un'altra per via paterna. Queste linee sono espresse in maniera diversa nei vari tessuti. Per evitare di amplificare geni appartenenti alla linea paterna, il DNA è stato estratto dal piede, organo costituito prevalentemente da tessuto muscolare, dove la presenza del genoma mitocondriale paterno è trascurabile. Il marcatore molecolare scelto per lo studio è stata la regione del 16S rDNA. Gli amplificati ottenuti sono stati spediti ad un sevizio di sequenziamento esterno.
L’analisi delle sequenze ottenute ha fornito strumenti utili per l’identificazione della specie. Le analisi statistiche hanno rivelato una chiara e significativa differenziazione, tra individui di ambiente salmastro e di ambiente marino, con presenza di più aplogruppi. La divergenza genetica esistente tra gli aplogruppi individuati può essere ricondotta ai diversi fenomeni biologici ed ecologici. Questi risultati possono essere interpretati infatti sulla base di un meccanismo di vicarianza e contatto secondario, oppure fenomeni di deriva genetica, con ritenzione di polimorfismi ancestrali, o di introgressione genica.
La verifica di queste ipotesi necessita approfondimenti, che richiedono l'utilizzo di altre tecniche.
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