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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04052019-155413


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
ORSI, GIANMARCO
URN
etd-04052019-155413
Titolo
DONNE ALLA FINESTRA. LA FIGURA FEMMINILE TRA SPAZIO PUBBLICO E PRIVATO NELLA PITTURA DELL'ETA' MODERNA
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
STORIA E FORME DELLE ARTI VISIVE, DELLO SPETTACOLO E DEI NUOVI MEDIA
Relatori
relatore Farinella, Vincenzo
Parole chiave
  • arte
  • donne
  • donne alla finestra
  • figura femminile
  • pittura
Data inizio appello
29/04/2019
Consultabilità
Completa
Riassunto
Attraverso l'analisi di opere pittoriche relative ai secoli dal Medioevo all'Età Moderna, con cenni anche agli sviluppi del concetto nell'Età Contemporanea, la tesi intende illustrare il percorso di emancipazione della donna, nei ruoli soprattutto sociali e sessuali, pubblici e privati. Spazio, luce, porte e finestre rappresentano i riferimenti simbolici in tal senso espressi nella pittura, visti in rapporto alla figura femminile. Nei dipinti questo rapporto assume di volta in volta una specifica funzione-chiave, rivelatrice della visione e della condizione della donna nei vari momenti storici, considerati nei loro aspetti politico-religiosi, sociologici, psicologici e morali. Come elemento metaforico di questo rapporto abbiamo scelto la finestra, non solo nel suo ruolo architettonico di delimitazione/apertura dello spazio e di confine tra “dentro” e “fuori”, ma anche come simbolo di uscita graduale della donna dalla chiusura dentro le mura domestiche all'esterno, con tutto quello che questa uscita può significare e ha significato nel passaggio delle epoche fino ad arrivare alla condizione attuale che tuttavia non possiamo ancora considerare di raggiunta totale emancipazione.
Nella prima parte del lavoro, dopo un approfondimento del concetto di dimensione “pubblica” e “privata”, viene presentata la finestra nel suo significato simbolico e nell'uso che ne viene fatto in pittura, a partire dall'esplicita dichiarazione di Leon Battista Alberti che ne definisce la funzione metaforica di “apertura sul mondo”. Segue una riflessione sulla contestualizzazione della metafora finestra nelle varie epoche, in relazione ai cambiamenti economici e sociali che aprono nuove prospettive per la donna: di istruzione, di espressione, di libertà di movimento.
L'Età Moderna, con i viaggi e con l'invenzione della stampa, segna l'inizio di una trasformazione della condizione femminile, soprattutto nei Paesi del nord d'Europa, come testimonia soprattutto la pittura fiamminga, dove la donna appare spesso raffigurata vicino alle finestre, fonte di luce, intenta alla lettura o impegnata in occupazioni diverse da quelle strettamente casalinghe. La donna accoglie ospiti, conversa, maneggia denaro, dipinge o suona, e i dipinti ci mostrano figure femminili in ruoli diversi che stanno a significare un diverso rapporto col loro corpo, con la luce, con l'appropriazione dello spazio.
A conclusione di questa analisi di un percorso di emancipazione tuttavia non ancora concluso, una scelta di dipinti rappresentativi delle varie epoche, dal Medioevo agli anni Duemila, illustra la presente ricerca, spingendo lo sguardo anche in opere dell'età contemporanea, a dimostrare come questo lungo e difficile cammino non sia ancora compiuto per la donna, non solo nell'Arte, ma soprattutto nel vissuto quotidiano pratico e psicologico, di cui l'Arte è sempre lo specchio.
Per la ricerca, soprattutto relativa alla presentazione delle opere scelte, ci siamo avvalsi sia di testi critici e di fonti di cataloghi storici, sia di articoli e studi attuali presenti in rete su siti e riviste specializzate, sia di interviste dirette nel caso specifico di un'opera contemporanea qui presentata.
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