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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04052018-093957


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
BERRITTA, ALESSIA MARIARITA
URN
etd-04052018-093957
Titolo
Riscoprire l'alveare di pietra Recupero, valorizzazione e messa in sicurezza dell'area archeologica di Pantalica.
Dipartimento
INGEGNERIA DELL'ENERGIA, DEI SISTEMI, DEL TERRITORIO E DELLE COSTRUZIONI
Corso di studi
INGEGNERIA EDILE-ARCHITETTURA
Relatori
relatore Prof. Squeglia, Nunziante
relatore Prof. Bascherini, Enrico
relatore Prof. Perilli, Nicola
Parole chiave
  • archeologia
  • area archeologica di Pantalica
  • messa in sicurezza
  • necropoli
  • recupero
  • ricontestualizzare
  • riscoprire
  • valorizzare
Data inizio appello
23/04/2018
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/04/2088
Riassunto
Il periodo di trattazione è certamente uno dei più complessi della pre- e protostoria siciliana, sia per l’emergere di complicati sistemi di interrelazioni culturali ed etniche, oggettivamente presenti sullo scorcio del II millennio a.C. e nei primi secoli del I, sia per la naturale ricchezza di dati archeologici. Il più vasto, il più appariscente, fra gli abitati di questa età è senza dubbio Pantalica, che doveva avere una popolazione numerosa. Il genuino nome di Pantalica spunta per la prima volta in un testo arabo del XII secolo, e vi appare come grossa borgata distante 19 miglia da Noto e da Siracusa, e cinta da ogni lato dai monti. Fonti di poco precedenti parlano di una Pantegra e Bentarga, che si volle identificare con il nome di Pantalica.
Quella di Pantalica è una storia ricca ed affascinante ma purtroppo poco valorizzata, l’interesse per l’argomento nasce proprio dalla voglia di far “vibrare” quest’area, di riqualificarla e permettere, a chi non è del luogo, di conoscerla e apprezzarla. Il progetto racchiude al suo interno un desiderio di cambiamento e di sprono rivolto ad un’area, che oggigiorno appare ancorata al passato, a vecchi sistemi socio-culturale, che col tempo hanno portato alla poca fruibilità turistica e all’attuale stato di abbandono dell’area. Il lavoro si suddivide in quattro parti. La prima parte comprende un’analisi storico-culturale del territorio, descrivendo l’evoluzione e le culture che ha portato alla formazione del sito di Pantalica, individuando i punti di particolare interesse. Nella seconda parte si cerca di valutare quelle che sono le condizioni attuali di mantenimento e salvaguardia del sito, individuando emergenze e criticità. La terza parte riguarda l’inquadramento territoriale geologico- tecnico, che mi permetterà, successivamente, di analizzare e studiare al meglio una metodologia di intervento per il consolidamento dei versanti rocciosi, che appaiono in evidente stato di precarietà. L’ultima parte infine riguarda lo sviluppo vero e proprio del progetto di tesi, ovvero la valorizzazione, la riqualificazione e la messa in sicurezza della Necropoli di Pantalica. Essendo l’area molto vasta, la proposta progettuale riguarda la sola necropoli Nord, con interventi puntuali, che potrebbero essere presi come linee guida per le altre necropoli.
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