Tesi etd-04052010-192100 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
DEL CARLO, SILVIA
URN
etd-04052010-192100
Titolo
ALCUNI RECENTI SVILUPPI DELL' ANALISI SULLA RELAZIONE TRA DINAMICA DEMOGRAFICA E CRESCITA ECONOMICA
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
SCIENZE ECONOMICHE
Relatori
relatore Prof. Spataro, Luca
Parole chiave
- analisi di benessere
- capitale umano
- crescita economica
- popolazione endogena
Data inizio appello
26/04/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/04/2050
Riassunto
La transizione demografica nei paesi più sviluppati è ormai fenomeno piuttosto consolidato: diversi decenni or sono le famiglie erano molto numerose, i figli rappresentavano spesso “forza lavoro” aggiuntiva in quanto contribuivano al lavoro familiare (si pensi ad esempio ad una fattoria) ed i relativi costi di mantenimento erano piuttosto contenuti; ai nostri giorni invece le famiglie numerose sono piuttosto un’eccezione, le spese per la crescita dei figli sono relativamente maggiori e con l’aumento degli anni di formazione spesso essi rimangono nella famiglia di origine gravando su di essa più tempo. Inoltre, proprio per le maggiori opportunità di istruzione, oltre che per l’allungamento della vita media, l’individuo ha interesse ad investire più tempo in capitale umano e rinviare ad un momento successivo la decisione di formare una famiglia. L’argomento centrale di questo lavoro è dunque l’interazione tra fertilità, “timing” delle nascite e crescita economica, in modelli dove il capitale umano è visto come il motore dello sviluppo. Vedremo, infatti, che nelle economie in crescita il costo opportunità di avere figli è maggiore e dunque il numero di figli per famiglia sarà minore in tali economie rispetto alle economie meno sviluppate. Inoltre tanto più l’economia è in crescita, tanto più il costo opportunità di avere figli in età giovane, durante la quale si ha la possibilità di investire in capitale umano per incrementare il benessere vitale attraverso salari futuri più elevati, aumenterà rispetto al costo opportunità di averli in età matura.
L’interesse verso tali fenomeni ci ha condotto alla realizzazione di questo lavoro nel quale cercheremo di spiegare mediante alcuni modelli teorici il fenomeno della transizione demografica caratterizzato da un numero minore di figli e dal ritardo nel “timing” delle nascite. Inoltre, dopo aver valutato empiricamente la rilevanza di tali fenomeni, cercheremo di mostrare gli effetti che possono avere alcune politiche familiari sul tasso di fertilità. Infine, nell’ultimo capitolo considereremo il dibattito sulle varie tesi riguardanti i criteri per la costruzione di ordinamenti sociali in presenza di popolazione variabile, focalizzandoci sui criteri utilitaristici classici e quelli alternativi sviluppati come tentativo di risposta alle carenze dei primi.
L’interesse verso tali fenomeni ci ha condotto alla realizzazione di questo lavoro nel quale cercheremo di spiegare mediante alcuni modelli teorici il fenomeno della transizione demografica caratterizzato da un numero minore di figli e dal ritardo nel “timing” delle nascite. Inoltre, dopo aver valutato empiricamente la rilevanza di tali fenomeni, cercheremo di mostrare gli effetti che possono avere alcune politiche familiari sul tasso di fertilità. Infine, nell’ultimo capitolo considereremo il dibattito sulle varie tesi riguardanti i criteri per la costruzione di ordinamenti sociali in presenza di popolazione variabile, focalizzandoci sui criteri utilitaristici classici e quelli alternativi sviluppati come tentativo di risposta alle carenze dei primi.
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