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Il sito sottoposto a indagine è quello della necropoli protostorica a incinerazione di Parrana San Martino (Collesalvetti, Livorno). Il presente studio ha contribuito all’indagine del sito con l’analisi di un campione di 28 urne, sia scavate in situ, sia asportate in blocco tramite garzatura. Lo studio dei resti cremati rinvenuti all’interno dei cinerari sottoposti ad analisi antropologica ha permesso di identificare il numero di individui contenuti in ciascuna urna e di determinare il sesso e l’età, lo stato di conservazione, il grado di frammentazione e di combustione, il dato ponderale e l’eventuale presenza di patologie. In questa sede ci occuperemo di descrivere dapprima il sito archeologico e i risultati ottenuti nelle diverse campagne di scavo, descrivendo in modo preliminare i materiali recuperati; saranno inoltre affrontate le ipotesi circa la datazione del sito e le modalità di deposizione dei defunti e si procederà a una interpretazione dei dati archeologici (Capitolo 1). Dopo aver preso in rassegna gli aspetti dello studio antropologico applicato ai resti umani cremati (Capitolo 2), verranno affrontati dapprima il lavoro di indagine sul campo, lo scavo in situ e l’opera di consolidamento per la rimozione in blocco dei cinerari e poi, nel dettaglio, i materiali sottoposti a indagine, per un totale di 28 deposizioni, illustrando tutte le operazioni effettuate a partire dalla preparazione dei vasi al restauro fino al microscavo. Saranno esposte le metodologie applicate allo studio, come l’utilizzo di strumentazioni proprie della diagnosi clinica, in particolare l’applicazione della TC (Tomografia Computerizzata). Per lo studio dei resti umani cremati saranno illustrati i metodi per determinare il sesso, l’età alla morte, la presenza di eventuali alterazioni patologiche, le temperature di combustione e l’analisi ponderale (Capitolo 3). Successivamente saranno presentati i risultati antropologici, e le elaborazioni dei dati raccolti (Capitolo 4); infine si procederà alla discussione dei risultati (Capitolo 5) e alle relative conclusioni (Capitolo 6).