Tesi etd-04042017-192408 |
Link copiato negli appunti
Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
RIBEZZO, GIORGIO
URN
etd-04042017-192408
Titolo
Tecniche di analisi in tempo-frequenza per lo studio di vibrazioni indotte dai dischi freno sull'avantreno di una motocicletta
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA AEROSPAZIALE
Relatori
relatore Prof.ssa Lazzeri, Roberta
tutor Ing. Caizzi, Gianluca
tutor Ing. Caizzi, Gianluca
Parole chiave
- angular resampling
- disc thickness variation
- dischi freno
- spettrogramma
- vibrazioni
Data inizio appello
02/05/2017
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/05/2087
Riassunto
L’elaborato di tesi si inserisce all’interno di un’attività sperimentale svolta presso Ducati Motor Holding e relativa all’impiego di tecniche di analisi numerica in tempo-frequenza per lo studio preventivo di fenomeni vibratori indotti dai dischi freno sull’avantreno di una motocicletta. È noto, infatti, che durante la fase di arresto di una motocicletta possono manifestarsi dei fenomeni vibratori molto fastidiosi oltre che pericolosi, che potrebbero portare il guidatore a pensare che ci sia un problema di sicurezza circa il corretto funzionamento dell’impianto frenante.
La letteratura riporta il DTV (disc thickness variation) come una delle principali cause delle vibrazioni che si innescano in fase di frenata, generato anche dal deposito di materiale di attrito in zone localizzate della fascia frenante tra pastiglia e disco freno. Dopo aver strumentato una moto con opportuni sistemi di acquisizione dati, sono state eseguite una serie di prove sperimentali effettuate nei circuiti di Nardò Technical Center.
Scopo della tesi è quello di correlare le eventuali sensazioni relative alle vibrazioni avvertite dal generico guidatore durante la manovra di frenata, le intensità delle vibrazioni effettivamente registrate dagli accelerometri posizionati sul veicolo e i rilievi dimensionali effettuati sul disco prima delle prove, tra cui il DTV (disc thickness variation), così da stabilire se il disco testato possa avere un comportamento non conforme a specifica tecnica ed indurre delle vibrazioni non accettabili per il guidatore.
Infine, per far fronte a sviluppi futuri del lavoro di tesi, si è strumentato un banco prova per la caratterizzazione della forzante esterna al problema dinamico relativa all’influenza dell’eventuale deposito di materiale di attrito della pastiglia in una zona definita della fascia frenante di un disco nuovo. Rendendo la prova più dinamica e introducendo parametri determinanti come la temperatura, attraverso tecniche innovative di angular resampling, di analisi tribologica SEM (scanning electron microscope) e analisi modale sperimentale mirata, si potrà essere in grado di caratterizzare il comportamento dinamico di un disco e i modi propri di vibrare dell’avantreno.
La letteratura riporta il DTV (disc thickness variation) come una delle principali cause delle vibrazioni che si innescano in fase di frenata, generato anche dal deposito di materiale di attrito in zone localizzate della fascia frenante tra pastiglia e disco freno. Dopo aver strumentato una moto con opportuni sistemi di acquisizione dati, sono state eseguite una serie di prove sperimentali effettuate nei circuiti di Nardò Technical Center.
Scopo della tesi è quello di correlare le eventuali sensazioni relative alle vibrazioni avvertite dal generico guidatore durante la manovra di frenata, le intensità delle vibrazioni effettivamente registrate dagli accelerometri posizionati sul veicolo e i rilievi dimensionali effettuati sul disco prima delle prove, tra cui il DTV (disc thickness variation), così da stabilire se il disco testato possa avere un comportamento non conforme a specifica tecnica ed indurre delle vibrazioni non accettabili per il guidatore.
Infine, per far fronte a sviluppi futuri del lavoro di tesi, si è strumentato un banco prova per la caratterizzazione della forzante esterna al problema dinamico relativa all’influenza dell’eventuale deposito di materiale di attrito della pastiglia in una zona definita della fascia frenante di un disco nuovo. Rendendo la prova più dinamica e introducendo parametri determinanti come la temperatura, attraverso tecniche innovative di angular resampling, di analisi tribologica SEM (scanning electron microscope) e analisi modale sperimentale mirata, si potrà essere in grado di caratterizzare il comportamento dinamico di un disco e i modi propri di vibrare dell’avantreno.
File
Nome file | Dimensione |
---|---|
La tesi non è consultabile. |