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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04042013-143151


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
GUARINO, CLAUDIA
Indirizzo email
guarino.claudia5@gmail.com
URN
etd-04042013-143151
Titolo
Uno sguardo sulla modernita': filosofie della Reazione nella prima meta' del Novecento.
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Paoletti, Giovanni
Parole chiave
  • crisi
  • Evola
  • Modernità
  • Spengler
Data inizio appello
22/04/2013
Consultabilità
Completa
Riassunto
La presente tesi si inserisce nell'ambito di ricerca relativo alla storia della filosofia politica e ha come scopo l'analisi di un dibattito che ha avuto luogo nella prima metà del Novecento, tra autori definiti reazionari. L'oggetto di un tale dibattito è la modernità, con il cui termine si fa riferimento ad un periodo che inizia con la Rivoluzione Francese circa. Essa viene sottoposta a numerose critiche da parte di diversi autori, quali Spengler, Evola, Schmitt, Junger, Guénon, Gasset, Heidegger, Huizinga e Simmel.
La modernità è considerata dai suddetti autori come un periodo di decadenza per la civiltà occidentale, i motivi della quale sono identificabili in primo luogo nella considerazione moderna di un soggetto individualista e libero che assume ai loro occhi i caratteri negativi di un uomo-atomo massificato. In secondo luogo nel fatto che un tale individuo eserciti a pieno la propria ragione, i cui frutti deleteri sono la scienza e la tecnica; in tal modo si apre ad un materialismo assoluto che non lascia spazio al trascendente. In terzo luogo vi è, nell'età moderna, un'economia basata sul denaro, elemento considerato astratto, che toglie consistenza e valore ai beni in sé, e su un lavoro alienante per l'uomo. Inoltre vi è una concezione della politica legata alla democrazia, all'uguaglianza e al diritto naturale, concetti anch'essi visti come astratti e creati unicamente dalla ragione umana. Infine nel mondo moderno si è persa qualunque prospettiva di senso.
Di contro ad un tale stato di cose, gli autori reazionari che si sono presi in considerazione in questo elaborato, si richiamano ad una tradizione passata in cui la civiltà occidentale era in pieno splendore, ricca di simboli e di significati trascendenti che garantivano stabilità e ordine.
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