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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04032017-150758


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
GEPPETTI, MARTA
URN
etd-04032017-150758
Titolo
Studi in vitro dell'attività antitumorale dell'olio extravergine di oliva in cellule umane di carcinoma squamoso
Dipartimento
FARMACIA
Corso di studi
FARMACIA
Relatori
relatore Dott. Fogli, Stefano
correlatore Dott.ssa Polini, Beatrice
Parole chiave
  • oleocantale
  • oleaceina
  • idrossitirosolo
  • fitocomplessi
  • carcinoma squamoso cellulare
  • A431
  • olio extravergine di oliva
  • tirosolo
  • attività antitumorale
Data inizio appello
27/04/2017
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’olio extravergine di oliva rappresenta uno dei componenti principali della dieta mediterranea. Molti studi epidemiologici hanno indicato che l’incidenza di alcuni tipi di cancro è molto più bassa nel bacino del mediterraneo, dove l’olio di oliva costituisce il principale tipo di grasso nella dieta. Questi dati hanno suscitato l’interesse di numerosi studiosi che hanno cominciato a testare l’attività dell’olio su linee cellulari tumorali. Il nostro studio si inserisce in questo contesto, in particolare, nasce come proseguimento di un precedente lavoro di tesi (“Studi in vitro dell’attività chemiopreventiva dell’olio extravergine di oliva in un modello di precancerosi cutanea”, Andrea Guida, 2016), in cui è stata valutata l’attività chemiopreventiva di due fitocomplessi dell’olio extravergine di oliva su un modello sperimentale che riproduce in vitro una condizione clinica di precancerosi cutanea, definita cheratosi attinica. Poiché questo studio ha dimostrato che i fitoestratti testati potrebbero esercitare un effetto per la prevenzione dei tumori cutanei non melanomatosi, in questa tesi sperimentale è stata valutata l’attività antitumorale degli stessi fitocomplessi e dei singoli composti fenolici in essi contenuti, in una linea di cellule umane di carcinoma squamoso, A431. Il carcinoma squamoso cellulare cutaneo (SCC) è il secondo tumore umano più comune con oltre 250.000 nuovi casi, ogni anno, solo negli Stati Uniti, e prove istologiche hanno dimostrato che la maggior parte di questi tumori nasce da lesioni di cheratosi attiniche. Gli studi in vitro, da noi effettuati, dimostrano che i fitocomplessi, provenienti da olii prodotti da due diverse località toscane hanno la capacità di inibire il potenziale clonogenico, la migrazione, la proliferazione e la sopravvivenza in vitro delle cellule tumorali e di indurre apoptosi. Il meccanismo molecolare d’azione degli estratti comprende la riduzione dei livelli di espressione di alcune proteine (p-ERK, p-AKT e B-RAF) coinvolte nelle principali vie di segnale che risultano spesso alterate nel carcinoma squamoso cellulare. Inoltre, in questo studio sono stati valutati gli effetti del trattamento con i fitoestratti su un modello di cellule tumorali A431 coltivate in tre dimensioni (3D) in modo da ricreare, in vitro, condizioni simili a quelle riscontrabili in vivo. In questo modo, è stato possibile riscontrare una diminuita capacità delle cellule di aggregarsi tra loro formando gli sferoidi in maniera concentrazione-dipendente. In conclusione, i contenuti innovativi degli studi che abbiamo realizzato riguardano il possibile futuro utilizzo di formulazioni per uso topico contenenti estratti di olio extravergine di oliva a titolo noto, o i principi attivi in esso contenuti, nella chemioprevenzione e nel trattamento di tumori cutanei non melanomatosi.
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