Tesi etd-04032006-110242 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea vecchio ordinamento
Autore
Vincenti, Pasquale
Indirizzo email
vincentipa@tiscali.it
URN
etd-04032006-110242
Titolo
definizione di un protocollo di applicabilità per le tecniche di fitorimediazione di terreni contaminati
Dipartimento
INGEGNERIA
Corso di studi
INGEGNERIA CIVILE
Relatori
relatore Iannelli, Renato
relatore Prof. Milano, Valerio
relatore Prof. Milano, Valerio
Parole chiave
- bonifica terreni
- fitorimediazione
- protocollo di applicabilità
Data inizio appello
02/05/2006
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
02/05/2046
Riassunto
Il problema del ripristino ambientale delle zone degradate o contaminante ha assunto un’importanza crescente a causa del progressivo aumento delle attività antropiche e delle relative conseguenze.
Basta pensare al problema dell’accumulo dei rifiuti e del loro smaltimento, all’incremento del traffico veicolare, alle attività minerarie, allo sversamento di sostanze pericolose, alle perdite di serbatoi interrati, alle centrale termoelettriche e alle aree industriali.
I governi dei paesi più industrializzati prestano particolare attenzione al problema del recupero dei siti contaminati infatti, negli ultimi anni hanno emanato una serie di leggi per regolamentare tale settore. Ad esempio in Italia l’ultimo Decreto Legislativo in materia “Testo unico ambientale” è stato approvato dal consiglio dei ministri il 10 febbraio 2006 a riprova dell’attualità e della serietà del problema.
E’ stato dimostrato che la presenza di certe sostanze organiche ed inorganiche oltre determinate concentrazioni risulta estremamente dannosa per la salute dell’uomo e per l’integrità dell’ambiente; da ciò l’urgenza di decontaminare vaste zone di terreno; processo tuttavia rallentato dall’elevato costo e complessità delle tecniche di recupero e delle operazioni di bonifica dei siti contaminati. Difatti, le tecnologie di bonifica tradizionali, di tipo meccanico o chimico-fisico, oltre ad essere estremamente onerose, hanno anche un elevato impatto ambientale.
In tal senso, la fitorimediazione in qualità di tecnologia di bonifica innovativa, completamente naturale ed estremamente economica, presenta enormi potenzialità in grado di superare i limiti mostrati dalle tradizionali tecniche di rimediazione dei siti inquinati.
Tuttavia, seppur oggigiorno siano molti i campi di applicazione e numerosi i siti candidati alla decontaminazione mediante tale tecnica, limitati risultano gli studi e le realizzazioni di detti impianti.
L’obiettivo della nostra ricerca è mettere a punto un protocollo mediante il quale selezionare il tipo di pianta e la tecnica di fitorimediazione più idonea, qualora il sito sia recuperabile con la fitorimediazione.
Per fare un’operazione di questo tipo si richiede un’analisi e un approfondimento della fitorimediazione al fine di ben identificare i vari processi di rimozione dei contaminanti che avvengono, le tipologie di essenze vegetali ed i loro meccanismi di interazione con i diversi contaminanti. In tal modo si potrà disporre di specifici strumenti per la valutazione dell’applicazione e dell’efficienza di tale tecnologia nel campo della bonifica dei siti inquinanti, promovendo il trasferimento del know-how in merito.
Nel presente capitolo viene innanzitutto fatta una breve rassegna delle principali tecnologie di bonifica attualmente a disposizione sul mercato, poi di seguito vengono presentate le varie tecniche di fitorimediazione e approfonditi i loro aspetti principali, rimarcando i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall’uso di tali tecniche di rimediazione.
Nella parte finale del capitolo si descrivono brevemente le caratteristiche delle principali sostanze contaminanti, organiche ed inorganiche, che è possibile ritrovare nel terreno.
Basta pensare al problema dell’accumulo dei rifiuti e del loro smaltimento, all’incremento del traffico veicolare, alle attività minerarie, allo sversamento di sostanze pericolose, alle perdite di serbatoi interrati, alle centrale termoelettriche e alle aree industriali.
I governi dei paesi più industrializzati prestano particolare attenzione al problema del recupero dei siti contaminati infatti, negli ultimi anni hanno emanato una serie di leggi per regolamentare tale settore. Ad esempio in Italia l’ultimo Decreto Legislativo in materia “Testo unico ambientale” è stato approvato dal consiglio dei ministri il 10 febbraio 2006 a riprova dell’attualità e della serietà del problema.
E’ stato dimostrato che la presenza di certe sostanze organiche ed inorganiche oltre determinate concentrazioni risulta estremamente dannosa per la salute dell’uomo e per l’integrità dell’ambiente; da ciò l’urgenza di decontaminare vaste zone di terreno; processo tuttavia rallentato dall’elevato costo e complessità delle tecniche di recupero e delle operazioni di bonifica dei siti contaminati. Difatti, le tecnologie di bonifica tradizionali, di tipo meccanico o chimico-fisico, oltre ad essere estremamente onerose, hanno anche un elevato impatto ambientale.
In tal senso, la fitorimediazione in qualità di tecnologia di bonifica innovativa, completamente naturale ed estremamente economica, presenta enormi potenzialità in grado di superare i limiti mostrati dalle tradizionali tecniche di rimediazione dei siti inquinati.
Tuttavia, seppur oggigiorno siano molti i campi di applicazione e numerosi i siti candidati alla decontaminazione mediante tale tecnica, limitati risultano gli studi e le realizzazioni di detti impianti.
L’obiettivo della nostra ricerca è mettere a punto un protocollo mediante il quale selezionare il tipo di pianta e la tecnica di fitorimediazione più idonea, qualora il sito sia recuperabile con la fitorimediazione.
Per fare un’operazione di questo tipo si richiede un’analisi e un approfondimento della fitorimediazione al fine di ben identificare i vari processi di rimozione dei contaminanti che avvengono, le tipologie di essenze vegetali ed i loro meccanismi di interazione con i diversi contaminanti. In tal modo si potrà disporre di specifici strumenti per la valutazione dell’applicazione e dell’efficienza di tale tecnologia nel campo della bonifica dei siti inquinanti, promovendo il trasferimento del know-how in merito.
Nel presente capitolo viene innanzitutto fatta una breve rassegna delle principali tecnologie di bonifica attualmente a disposizione sul mercato, poi di seguito vengono presentate le varie tecniche di fitorimediazione e approfonditi i loro aspetti principali, rimarcando i vantaggi e gli svantaggi derivanti dall’uso di tali tecniche di rimediazione.
Nella parte finale del capitolo si descrivono brevemente le caratteristiche delle principali sostanze contaminanti, organiche ed inorganiche, che è possibile ritrovare nel terreno.
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