• acquiferi superficiali
• Arezzo
• Boro
• elementi in traccia
• Idrogeno
• inquinamento antropico
• isotopi
• Ossigeno
• Toscana
• Zolfo

Nel 2009, dopo la segnalazione da parte di alcuni abitanti del piccolo paese di Castelluccio (Arezzo) ad ARPAT di effetti di degradazione vegetale nei loro orti e giardini, vennero individuate nell’area industriale delle anomale concentrazioni di Boro nell’acquifero superficiale con valori > 57 mg/L. La normativa Italiana (D.Lgs 152/2006) pone come limite massimo per le acque destinate al consumo umano 1 mg/L. L’assetto geologico dell’area non giustifica tali concentrazioni, la cui origine deve pertanto ricondursi ad effetti di natura antropica. Successivamente, nuove indagini geochimiche condotte dal 2010 al 2013 evidenziarono la presenza, grazie alla perforazione di nuovi piezometri, di concentrazioni di boro >120 mg/L. Studi sulla composizione isotopica del boro estesi anche a fanghi e scorie industriali non permisero il riconoscimento di un’unica sorgente di boro. Al fine di minimizzare l’estensione areale della contaminazione, dal Febbraio 2015 è stata resa operativa una barriera idraulica composta da 4 piezometri, ed ubicata nella parte orientale di Isola di Castelluccio. Le acque raccolte vengono utilizzate nel ciclo produttivo di un’industria locale e successivamente, smaltite.
Questo lavoro di tesi, attraverso: i) analisi geochimiche su 33 campioni localizzati nel centro industriale, ii) indagini isotopiche (Ossigeno e Idrogeno sulla molecola d’acqua e Zolfo sui solfati disciolti), iii) studio della distribuzione di alcuni elementi in traccia (Mn, Fe, Ni, Co, Cu, Li, SiO2) e iv) analisi temporale del monitoraggio nel periodo Agosto 2014 – Agosto 2016 ha avuto come scopo quello di a) caratterizzare geochimicamente le acque confrontando i risultati ottenuti con quelli del 2012 con particolare riferimento a quelli del boro, b) verificare l’effettiva efficienza della barriera idraulica, c) ipotizzare la localizzazione della/e possibile/i sorgente/i di boro, d) suggerire delle raccomandazioni che tendano al ristabilimento delle normali concentrazioni di Boro nelle acque di falda di questa piccola, ma vitale e fervente, porzione del territorio aretino.

In 2009 several residents of the small village of Castelluccio (Arezzo) complained to ARPAT of plant degradation in their gardens and vegetable gardens. After those reports, anomalous boron concentrations were found in local shallow aquifer, with values> 57 mg/L, where the Italian legislation (DdL152/2006) sets the limit for water intended for human consumption at 1 mg/L. The geologic arrangement of this area does not justify such concentrations, which suggests an anthropic origin of it. Later on, from 2010 to 2013, new geochemical surveys advised the presence, through the drilling of new wells, of boron concentration >120 mg/L. Studies on the isotopic composition of boron were also extended to slug, mud and industrial waste; however, they could not identify a single boron source. In February 2015, trying to minimize the contamination extension, a hydraulic barrier composed by 4 piezometers was put in place and located in the eastern part of the Castelluccio area. The water collected from the hydraulic barrier is used in the production cycle of a local industry and, eventually, discharged. This thesis, through: (I) geochemical analysis of 33 samples located in the industrial center; (II) isotopic investigations (oxygen and hydrogen on the water molecule and Sulphur on dissolved sulphates);(III) distribution studies of some trace elements ( Mn, Fe, Ni, Co, Cu, Li, SiO2); (IV)temporal analysis of the monitoring in the period August 2014 - August 2016. Aims to (a) characterize geochemically the waters by comparing the obtained results with those of 2012, with particular reference to the boron ones; (b) verify the effectiveness of the hydraulic barrier; (c) assume the location of possible boron source/s; (d) suggest recommendations that tend to re-establish normal boron concentrations in the groundwater of this small yet vivacious portion of the Arezzo area.