Tesi etd-04022015-113121 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica LC5
Autore
SICURANI, DANIELE
URN
etd-04022015-113121
Titolo
Stato dell'arte sul mantenimento implantare; nuovi approcci
Dipartimento
PATOLOGIA CHIRURGICA, MEDICA, MOLECOLARE E DELL'AREA CRITICA
Corso di studi
ODONTOIATRIA E PROTESI DENTARIA
Relatori
relatore Covani, Ugo
Parole chiave
- fallimenti
- implantologia
- perimplantiti
- terapia non chirurgica
Data inizio appello
27/04/2015
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’implantologia orale osteointegrata negli ultimi 25 anni, ha rinnovato rdicalmente la pratica odontoiatrica nel campo delle riabilitazioni protesiche.
Gli impianti dentali offrono nuove possibilità di trattamento per le edentulie , sia nel caso delle sostituzioni di un dente singolo sia nei casi di edentulia parziale che totale, rappresentando oggi una valida alternativa alla protesi fissa tradizionale.
Inoltre nelle edentulie totali la riabilitazione con protesi implantare rappresenta una valida alternativa per protesi più stabili con valida integrazione funzionale.
Un’attenta selezione dei pazienti, una programmazione del trattamento riabilitativo implantoprotesico con procedure chirurgiche corrette e protesicamente guidate, l’introduzione alle procedure di rigenerazione ossea, e le tecniche chirurgiche atte al rialzo di seno, permettono l’inserimento di impianti con sempre maggiori garanzie di successo anche in pazienti con volumi ossei considerati prima inadeguati.
Recenti studi a lungo termine hanno enfatizzato le alte percentuali di successo raggiunte dalle tecniche di osteointegrazione implantare; si riportano percentuali di successo dell’80/90% a 5-10 aa nel mascellare superiore, percentuali del 92% per il mascellare e del 94% per la mandibola a 5 anni, e del 78% nel mascellare e 86% nella mandibola a 15 anni.
Le percentuali di successo prima citate però , sono frutto di studi presenti in letteratura ove non risultano chiari e soprattutto univoci i criteri utilizzati per la valuatzione dello stato di salute sia da un punto di vista biologico che funzionale nonché estetico degli impianti.
Inoltre, anche per quanto riguarda le due principali cause di fallimento implantare, fallimento di tipo meccanico e ditipo biologico , solo negli ultimi anni stiamo riuscendo ad avere un quadro abbastanza chiaro.
Lo scopo di questo elaborato è, entro i limiti del possibile , di enunciare e descrivere quello che fino ad oggi sappiamo sulle patologie di tipo infiammatorio che colpiscono gli impianti , la mucosite perimplantare e la perimplantite.
Quali sono le cause e i fattori di rischio, i criteri utilizzati per la loro diagnosi e soprattutto i metodi di trattamento per queste due patologie sia di tipo non chirurgico (in particolare) siadi tipo chirurgico.
Infine viene presentato uno studio dove vari superfici in titanio sono stati trattati con diverse metodiche non chirurgiche con conseguente valutazione dei risultati.
Gli impianti dentali offrono nuove possibilità di trattamento per le edentulie , sia nel caso delle sostituzioni di un dente singolo sia nei casi di edentulia parziale che totale, rappresentando oggi una valida alternativa alla protesi fissa tradizionale.
Inoltre nelle edentulie totali la riabilitazione con protesi implantare rappresenta una valida alternativa per protesi più stabili con valida integrazione funzionale.
Un’attenta selezione dei pazienti, una programmazione del trattamento riabilitativo implantoprotesico con procedure chirurgiche corrette e protesicamente guidate, l’introduzione alle procedure di rigenerazione ossea, e le tecniche chirurgiche atte al rialzo di seno, permettono l’inserimento di impianti con sempre maggiori garanzie di successo anche in pazienti con volumi ossei considerati prima inadeguati.
Recenti studi a lungo termine hanno enfatizzato le alte percentuali di successo raggiunte dalle tecniche di osteointegrazione implantare; si riportano percentuali di successo dell’80/90% a 5-10 aa nel mascellare superiore, percentuali del 92% per il mascellare e del 94% per la mandibola a 5 anni, e del 78% nel mascellare e 86% nella mandibola a 15 anni.
Le percentuali di successo prima citate però , sono frutto di studi presenti in letteratura ove non risultano chiari e soprattutto univoci i criteri utilizzati per la valuatzione dello stato di salute sia da un punto di vista biologico che funzionale nonché estetico degli impianti.
Inoltre, anche per quanto riguarda le due principali cause di fallimento implantare, fallimento di tipo meccanico e ditipo biologico , solo negli ultimi anni stiamo riuscendo ad avere un quadro abbastanza chiaro.
Lo scopo di questo elaborato è, entro i limiti del possibile , di enunciare e descrivere quello che fino ad oggi sappiamo sulle patologie di tipo infiammatorio che colpiscono gli impianti , la mucosite perimplantare e la perimplantite.
Quali sono le cause e i fattori di rischio, i criteri utilizzati per la loro diagnosi e soprattutto i metodi di trattamento per queste due patologie sia di tipo non chirurgico (in particolare) siadi tipo chirurgico.
Infine viene presentato uno studio dove vari superfici in titanio sono stati trattati con diverse metodiche non chirurgiche con conseguente valutazione dei risultati.
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