Tesi etd-04022012-221204 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
TESTI, SILVIA
URN
etd-04022012-221204
Titolo
Riti e sepolture in Liguria tra IV e XIX secolo.
Una base di dati per l’archeologia funeraria.
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
ARCHEOLOGIA
Relatori
relatore Prof. Fornaciari, Gino
correlatore Prof. Cantini, Federico
correlatore Prof. Cantini, Federico
Parole chiave
- Archeologia funeraria
- Base di dati
- Database
- Liguria
- Medioevo
- Modelli regionali
- Rituali funerari
- sepolture
- Tardoantico
- Tipologie tombali
- Toscana
Data inizio appello
23/04/2012
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’idea di un’archeologia che ignora l’importanza dei resti scheletrici e di tutto ciò che concerne l’ambito funerario è, ad oggi, impensabile e controproducente ai fini di una ricerca storica e culturale la più completa possibile. Da alcuni decenni si è ormai diffusa una disciplina che unisce il sapere archeologico a quello antropologico, ovvero l’archeo - antropologia o antropologia su campo, in relazione soprattutto alle aree cimiteriali; lo studio antropologico di una sepoltura dovrebbe cominciare già durante lo scavo attraverso la precisa analisi degli elementi scheletrici, degli aspetti antropologici e di tutto ciò che la circonda in modo tale da poter ricollegare il corpo al momento della sua deposizione. L’approccio appena descritto ha il fine di recuperare informazioni che non riguardano solo l’aspetto esclusivamente biologico del corpo ma anche quello relativo alla sfera rituale che ha accompagnato l’individuo fino alla tomba. Studiare, ad esempio, le diverse tipologie tombali, la loro collocazione topografica all’interno dell’area sacra o la loro relazione con l’edificio di culto, se presente, e poi gli aspetti tafonomici degli inumati, la presenza/assenza di elementi di corredo, è ormai diventata prassi comune nella ricerca archeologica. Ciò perché i contesti funerari e, in particolar modo, i resti scheletrici, offrono informazioni che difficilmente possono essere estrapolate da altri ambiti di studio e che possono riguardare sfere differenti quali la struttura demografica della popolazione antica, le condizioni economiche ed alimentari, lo stato di salute, oltre che un’immagine dell’organizzazione topografico - insediativa della zona.
Risulta così chiara l’importanza di campionare la totalità delle informazioni ricavabili dalle aree cimiteriali in modo tale da evincere interpretazioni d’insieme confrontabili a livello sia locale, sia regionale e, quando possibile, anche nazionale. Non più, quindi, studi limitati esclusivamente al singolo scavo, poiché simile approccio, nonostante l’importanza fondamentale per capire le dinamiche specifiche dell’area indagata, limiterebbe la possibilità di comprendere fenomeni di largo raggio sia spaziale che temporale.
Il presente studio si imposta in questa direzione prendendo le mosse da un precedente lavoro di Tesi Specialistica1, basato sulla creazione di una banca dati, consultabile ed espandibile, applicata ad un ampio campione di sepolture tardoantiche, medievali e post-medievali edite rinvenute in tutta la Toscana.
Il fine di questo progetto è il perfezionamento di tale database attraverso l’aggiunta di alcune modifiche sui diversi campi di cui esso si compone, nonché di un ulteriore campione di studio, che in questo caso specifico riguarda le necropoli indagate nella regione Liguria in relazione allo stesso periodo storico, vale a dire tra IV e XIX secolo d.C. L’obiettivo principale, oltre quello di creare, come già fatto per la regione Toscana, un modello regionale con crono-tipologie delle strutture e delle usanze funerarie, è ottenere dei dati confrontabili a livello interregionale; ciò significa prendere in considerazione le numerose variabili relative all’archeologia funeraria e analizzare affinità e/o differenze tra le due regioni, rilevabili sui diversi parametri evidenziati nel corso dei secoli considerati. Tutto ciò è reso possibile grazie all’utilizzo del metodo statistico e all’elaborazione di grafici, due elementi che stanno alla base del database stesso.
Risulta così chiara l’importanza di campionare la totalità delle informazioni ricavabili dalle aree cimiteriali in modo tale da evincere interpretazioni d’insieme confrontabili a livello sia locale, sia regionale e, quando possibile, anche nazionale. Non più, quindi, studi limitati esclusivamente al singolo scavo, poiché simile approccio, nonostante l’importanza fondamentale per capire le dinamiche specifiche dell’area indagata, limiterebbe la possibilità di comprendere fenomeni di largo raggio sia spaziale che temporale.
Il presente studio si imposta in questa direzione prendendo le mosse da un precedente lavoro di Tesi Specialistica1, basato sulla creazione di una banca dati, consultabile ed espandibile, applicata ad un ampio campione di sepolture tardoantiche, medievali e post-medievali edite rinvenute in tutta la Toscana.
Il fine di questo progetto è il perfezionamento di tale database attraverso l’aggiunta di alcune modifiche sui diversi campi di cui esso si compone, nonché di un ulteriore campione di studio, che in questo caso specifico riguarda le necropoli indagate nella regione Liguria in relazione allo stesso periodo storico, vale a dire tra IV e XIX secolo d.C. L’obiettivo principale, oltre quello di creare, come già fatto per la regione Toscana, un modello regionale con crono-tipologie delle strutture e delle usanze funerarie, è ottenere dei dati confrontabili a livello interregionale; ciò significa prendere in considerazione le numerose variabili relative all’archeologia funeraria e analizzare affinità e/o differenze tra le due regioni, rilevabili sui diversi parametri evidenziati nel corso dei secoli considerati. Tutto ciò è reso possibile grazie all’utilizzo del metodo statistico e all’elaborazione di grafici, due elementi che stanno alla base del database stesso.
File
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TESI_SIL...ESTI_.pdf | 5.21 Mb |
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