Tesi etd-04022009-115904 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
BOLDRINI, MARA
URN
etd-04022009-115904
Titolo
Dalla dicotomia citta-campagna all'ibridazione degli spazi: verso una nuova ruralita
Dipartimento
LETTERE E FILOSOFIA
Corso di studi
GEOGRAFIA
Relatori
Relatore Cortesi, Gisella
Relatore Lemmi, Enrica
Relatore Lemmi, Enrica
Parole chiave
- dicotomia citta-campagna
- ibridazione spazi
- nuova ruralita
Data inizio appello
20/04/2009
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
20/04/2049
Riassunto
Le industrie e le infrastrutture sono avanzate nel territorio rompendone gli equilibri e modificandone la fisionomia, ma soprattutto la qualità dell’ambiente. Insieme a ponti, viadotti e svincoli autostradali, prima del tutto assenti, i capannoni prefabbricati si sono sparsi a macchia d’olio e senza alcun accorgimento hanno operato profonde trasformazioni.
Mentre un tempo il territorio era razionalmente organizzato, oggi una moltitudine di imput si imprimono su di esso con violenza, sovrapponendosi o sostituendosi velocemente, come un insieme scalpitante di tensioni. Si arriva al traguardo di un cammino iniziato, secondo autorevoli opinionisti e geografi, col diffondersi a larga scala del processo di urbanizzazione ed industrializzazione.
Ciò che oggi fa parte della nuova deruralizzazione sono le moderne dinamiche territoriali, frutto della deconcentrazione urbana, che hanno determinato l’allontanamento dalle città sia residenziale che relativo alle attività, oltre ad aver generato un aumento diffuso delle mobilità e, soprattutto, il quotidiano fenomeno di pendolarismo. Il fatto urbano è passato dunque dall’attrarre popolazione e funzioni con una grande forza centrifuga, al respingerli con un’altrettanto grande forza centripeta. Gli spazi rurali sono divenuti in alcuni casi spazi di ambiguità, in altri stanno oggi tentando un cammino di riqualificazione dei paesaggi e delle funzioni. Questo percoro si rende attuabile seguendo le linee dello sviluppo rurale sostenibile e gli indirizzi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale.
Mentre un tempo il territorio era razionalmente organizzato, oggi una moltitudine di imput si imprimono su di esso con violenza, sovrapponendosi o sostituendosi velocemente, come un insieme scalpitante di tensioni. Si arriva al traguardo di un cammino iniziato, secondo autorevoli opinionisti e geografi, col diffondersi a larga scala del processo di urbanizzazione ed industrializzazione.
Ciò che oggi fa parte della nuova deruralizzazione sono le moderne dinamiche territoriali, frutto della deconcentrazione urbana, che hanno determinato l’allontanamento dalle città sia residenziale che relativo alle attività, oltre ad aver generato un aumento diffuso delle mobilità e, soprattutto, il quotidiano fenomeno di pendolarismo. Il fatto urbano è passato dunque dall’attrarre popolazione e funzioni con una grande forza centrifuga, al respingerli con un’altrettanto grande forza centripeta. Gli spazi rurali sono divenuti in alcuni casi spazi di ambiguità, in altri stanno oggi tentando un cammino di riqualificazione dei paesaggi e delle funzioni. Questo percoro si rende attuabile seguendo le linee dello sviluppo rurale sostenibile e gli indirizzi del nuovo Piano di Sviluppo Rurale.
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