Tesi etd-04012021-101919 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
MARSILI, FEDERICA
URN
etd-04012021-101919
Titolo
La parola come arma nella lotta alla repressione: proposta di traduzione, analisi e commento di "El Gran Burundun-Burunda ha muerto" di Jorge Zalamea Borda
Dipartimento
FILOLOGIA, LETTERATURA E LINGUISTICA
Corso di studi
LINGUISTICA E TRADUZIONE
Relatori
relatore Prof.ssa Ghezzani, Alessandra
Parole chiave
- Burundún
- dictatorship
- dittatura
- Jorge Zalamea
- letteratura colombiana
- repression
- repressione
- totalitarianism
- totalitarismo
- traduzione
- translation
Data inizio appello
26/04/2021
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/04/2091
Riassunto
Il presente lavoro si pone l’obiettivo di riportare alla luce un’opera tristemente dimenticata tanto nella sua terra d’origine, la Colombia, quanto nel panorama della letteratura mondiale, dove ha avuto un fugace successo negli anni successivi alla sua pubblicazione.
Ricca di riflessioni circa il tema del totalitarismo e delineata con uno stile ricco, esuberante e in grado di trascinare il lettore più distaccato, "El Gran Burundún-Burundá ha muerto" è un’opera che svela gli orribili meccanismi di ogni dittatura e non teme di farsene beffe, nel tentativo di aprire gli occhi al popolo ignaro e spingerlo a reagire.
Al tempo stesso, il lungo racconto di Zalamea dimostra quanto possa essere difficile, in traduzione, confrontarsi con un testo che presenta un linguaggio tanto ricco e peculiare; e ci aiuta inoltre a sfatare il mito che vede l’italiano e lo spagnolo come lingue troppo simili tra loro per costituire un problema a livello linguistico o traduttivo.
Ricca di riflessioni circa il tema del totalitarismo e delineata con uno stile ricco, esuberante e in grado di trascinare il lettore più distaccato, "El Gran Burundún-Burundá ha muerto" è un’opera che svela gli orribili meccanismi di ogni dittatura e non teme di farsene beffe, nel tentativo di aprire gli occhi al popolo ignaro e spingerlo a reagire.
Al tempo stesso, il lungo racconto di Zalamea dimostra quanto possa essere difficile, in traduzione, confrontarsi con un testo che presenta un linguaggio tanto ricco e peculiare; e ci aiuta inoltre a sfatare il mito che vede l’italiano e lo spagnolo come lingue troppo simili tra loro per costituire un problema a livello linguistico o traduttivo.
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