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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04012014-195035


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
LEPORE, VALENTINA
URN
etd-04012014-195035
Titolo
La citazione e l'allusione come pratiche antidogmatiche nei Saggi di Montaigne
Dipartimento
CIVILTA' E FORME DEL SAPERE
Corso di studi
FILOSOFIA E FORME DEL SAPERE
Relatori
relatore Prof. Paoletti, Giovanni
Parole chiave
  • allusione
  • antidogmatico
  • citazione
  • intertestualità
Data inizio appello
23/04/2014
Consultabilità
Completa
Riassunto
Oggetto della mia ricerca è lo studio della citazione e dell'allusione, come pratiche del discorso grazie alle quali Montaigne scrive enunciati senza affermarne la verità dei contenuti.
Nell'Apologia di Raimond Sebond Montaigne solleva il problema espressivo dello Scetticismo antico, e si dichiara insoddisfatto della proposta di Sesto Empirico. Fin dalle testimonianze di Diogene Laerzio, l'accusa tradizionale che i Dogmatici rivolgono agli Scettici è di formulare a loro volta giudizi di verità nell'atto stesso di dichiarare il dovere di sospendere il giudizio. Negli Schizzi Pirroniani Sesto ha difeso il diritto degli Scettici ad esprimersi, delineando un tipo di linguaggio dove la soggettività del locutore - e, quindi, la relatività della sua prospettiva enunciativa- è ribadita grazie all'uso di espressioni apposite. Tuttavia Montaigne si dichiara insoddisfatto di questa proposta. E per esprimersi senza che gli si possa imputare di formulare giudizi di verità, cita enunciati altrui e usa in modo improprio e allusivo le parole, in modo da togliere alle proprie enunciazioni pretesa di veridicità e univocità.
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