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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04012013-103814


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
CECCARINI, PAOLA
URN
etd-04012013-103814
Titolo
Trasporti internazionali e sistema di reporting: il caso della "Commessa Egitto" dell'azienda ISS-Palumbo S.r.l.
Dipartimento
ECONOMIA E MANAGEMENT
Corso di studi
STRATEGIA, MANAGEMENT E CONTROLLO
Relatori
relatore Prof. Giannini, Marco
Parole chiave
  • sistema di reporting
  • trasporti
Data inizio appello
22/04/2013
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
22/04/2053
Riassunto
I primi veicoli usati dall’uomo furono certamente delle rudimentali slitte ricavate da tronchi di alberi per trasportare pesanti carichi.
Ma le invenzioni fondamentali nella storia dei trasporti furono la ruota e la vela.
L’introduzione della ruota per fabbricare vasi nel 3500 a.C. circa, a opera dei Sumeri, portò allo sviluppo della ruota come mezzo di trasporto.
Nei primi carri di cui si ha testimonianza, le ruote formavano un pezzo unico con gli assi, i quali erano assicurati sotto il corpo del carro mediante cinghie di cuoio. Solo in un secondo tempo si giunse agli assi fissi sui quali le ruote ruotavano separatamente. A partire dal 2000 a.C. divenne di uso comune, nel Medio Oriente, un tipo di ruota con un mozzo per l’asse e un cerchione esterno.
Per oltre 5000 anni i più efficienti mezzi di trasporto su strada furono i carri e le carrozze trainati dai cavalli.
Col sorgere delle prime civiltà e con lo sviluppo dei villaggi i mezzi di trasporto terrestri cominciarono ad assumere grande importanza.
Tra l’800 e il 900 d.C. comparvero in Europa i ferri per gli zoccoli e le staffe che facilitarono gli spostamenti di uomini e di merci con carri trainati da cavalli. Tali invenzioni, unitamente ai progressi raggiunti nella costruzione dei veicoli, concorsero allo sviluppo del commercio in Europa. L’uso delle diligenze, per il trasporto di merci e di passeggeri, fu introdotto nel XV secolo. I rapidi progressi delle conoscenze tecniche e nelle abilità artigianali favorirono la costruzione, nel 1700, di carrozze più veloci e confortevoli.
La propulsione a mezzo del vapore era già nota ai tempi dei Greci: nel 130 a.C. il greco Erone costruì un modello di macchina (eolipila) nel quale getti di vapore, prodotti dall’acqua in ebollizione, provocavano la rotazione del recipiente sul proprio asse.
Attorno al 1770 furono costruiti dei motori a vapore, abbastanza potenti da far funzionare delle macchine nelle miniere e nelle fabbriche.
Lo sviluppo dei trasporti, causa ed effetto di altre innumerevoli trasformazioni, occupa un posto determinante nella storia della rivoluzione industriale. Nel 1780 circa James Watt costruì i primi motori a vapore adatti per veicoli.
Per quanto riguarda i trasporti ferroviari, questi furono notevolmente avvantaggiati quando nella costruzione delle rotaie, già adottata nelle miniere del secolo XVI per far scorrere i vagoncini carichi di carbone, il legno fu sostituito dal ferro.
La prima locomotiva a vapore fu costruita dall’ingegnere inglese Richard Trevithick nei primi anni del 1800, mentre nel 1829 George Stephenson costruì la più bella locomotiva a vapore di quei tempi.
La prima ferrovia pubblica fu inaugurata in Inghilterra nel 1825; la prima linea ferroviaria italiana venne costruita nel Regno delle due Sicilie e collegò Napoli a Portici con un tratto di 8 km.
Negli anni ’20-’30 le ferrovie effettuarono diversi esperimenti con le locomotive diesel per aumentarne la velocità, riuscendo così a stabilire nuovi record.
Dopo la seconda guerra mondiale negli anni 1939-45, venne costruita la ferrovia elettrica. Attualmente sono in corso ricerche su un tipo di treno a energia magnetica (Maglev) capace di raggiungere i 450 km/h, già sperimentato nel 1987 in Giappone.
Con riferimento al trasporto via mare, le prime imbarcazioni usate dall’uomo furono i tronchi d’albero, le zattere, le imbarcazioni di vimini, le piroghe.
Gli Egizi usarono il papiro per costruire le loro imbarcazioni con le quali iniziarono a navigare sul Nilo e nel Mar Rosso.
Gli Egizi e i Fenici furono i primi a solcare il Mediterraneo su imbarcazioni di giunchi con l’albero e la vela quadrata. La struttura flessibile della nave egiziana era però inadatta ad affrontare le intemperie e i Fenici, intorno al 1200 a.C., costruirono delle piccole e tozze navi con la struttura in legno che teneva bene il mare. La nave tonda mediterranea ebbe una storia lunga ben mille anni e, oltre ai Fenici, anche i Greci e i Romani costruirono potenti navi militari sospinte dai remi manovrati da centinaia di schiavi.
La nave vichinga, a differenza di quella tonda mediterranea, era lunga e snella, leggera ma robusta, adatta a solcare gli oceani.
Una grande svolta nello sviluppo della nave a vela si ebbe nel XV secolo con il tre alberi. Questa nave era fornita di timone e di vele quadre e latine, che permettevano alla nave di sfruttare i venti provenienti da varie direzioni.
Per secoli non vi furono più sostanziali cambiamenti per le navi a vela, ma nel XIX secolo si raggiunse con i cutter la massima espressione di questi mezzi.
L’invenzione del motore a vapore permise la costruzione dei battelli a vapore. Il primo fu costruito in Francia nel 1783 ed era dotato di ruote a pale.
Nel 1802 fu varato il primo piroscafo a ruote commercialmente valido e da allora la propulsione a ruote sui piroscafi a vapore regnò incontrastata per mezzo secolo.
Gli scafi delle grandi navi, sempre in questo periodo, cessarono di essere di legno: le costruzioni di ferro duravano di più ed erano più solide.
Nel frattempo, le ruote furono sostituite dall’elica, molto più efficiente e meno vulnerabile alle tempeste.
Agli inizi del XX secolo l’era del vapore era al suo culmine. La forma delle navi non ha subito in seguito sostanziali modifiche. Tuttavia i nuovi materiali e le nuove tecniche hanno imposto cambiamenti nella progettazione di scafi e prue.
Oggi molte navi hanno motori diesel o a turbina, alcune hanno motori a propulsione nucleare.
Le prime macchine costruite dall’uomo per volare avevano una forma che ricorda quella degli uccelli, ma non funzionavano.
Per quanto riguarda invece il trasporto via aerea, l’uomo non aveva ancora capito che gli uccelli potevano volare perché la loro leggerissima struttura ossea era particolarmente adatta al volo.
Spetta a Leonardo da Vinci l’avvio delle ricerche tecnico-naturalistiche tese a imitare il volo degli uccelli. Leonardo progettò macchine volanti, alianti e introdusse il principio dell’elica. Dopo Leonardo gli studi per la conquista dell’aria si moltiplicarono ma sempre nel vano tentativo di utilizzare le ali battenti come sostentamento.
Protagonista delle prime ascensioni aeree fu il pallone aerostatico, realizzato in Francia nel 1783. Il pallone dei fratelli Montgolfier, gonfiato con aria calda, riusciva a staccarsi da terra grazie al principio secondo il quale i gas riscaldati si dilatano e diventano più leggeri dell’aria.
Il dirigibile è un perfezionamento della mongolfiera; il primo fu sperimentato in Francia nel 1852. Ma un dirigibile di utilità pratica fu realizzato solo all’inizio del XX secolo, grazie all’introduzione del motore a scoppio e delle leghe di alluminio. Si trattava, comunque, sempre di mezzi più leggeri dell’aria.
Il vero antenato del volo moderno è stato l’aquilone, conosciuto dai Cinesi già nel 400 a.C., primo congegno più pesante dell’aria a liberarsi in volo. Trasformato in aliante, l’aquilone è stato il vero primo aereo della storia.
Dopo aver compiuto per anni esperimenti con aquiloni e alianti, i fratelli Wright costruirono una macchina volante munita di eliche, con la quale compirono il loro primo volo di pochi secondi: era l’anno 1903.
Negli anni che precedettero la prima guerra mondiale, molti pionieri diedero impulso all’arte del volo con apparecchi realizzati in legno e tela. Nel 1909 fu compiuta la prima traversata del Canale della Manica con un monoplano e nel 1919 fu compiuto il primo volo attraverso l’Atlantico. Seguirono altre imprese con aerei sempre più efficienti e sicuri, equipaggiati con motori di grande potenza.
Nel 1970 arriva il Jumbo Jet che trasforma radicalmente il sistema di trasporto dei passeggeri; nel 1979 entra in servizio il Concorde, primo aereo supersonico di linea.
I mezzi di trasporto sono quindi sempre stati importanti per l’uomo, ed oggi più che mai rappresentano per le aziende il mezzo per far sì che i beni prodotti possano arrivare nel luogo giusto al momento giusto a beneficio del cliente.
Il presente lavoro di tesi mette in luce l’importanza del sistema di reporting applicato all’organizzazione delle spedizioni di merci via aerea e via mare, per conto delle principali compagnie petrolifere Egiziane.
Nei capitoli che seguono vengono evidenziate le peculiarità delle modalità di trasporto e l’importanza del sistema di reporting all’interno del controllo di gestione, più in particolare, il primo capitolo tratta dei diversi aspetti della logistica aziendale, della figura dello spedizioniere e di tutta la documentazione necessaria alla buona riuscita di una spedizione, sia via mare che via aerea; il secondo capitolo riguarda tutto ciò che comprende il controllo di gestione con particolare riferimento al sistema di reporting e alla figura del controller; il terzo capitolo contiene l’analisi descrittiva dei caratteri dell’azienda che mi ha ospitato, la ISS-Palumbo s.r.l., in particolare la storia, i principali servizi offerti e l’organizzazione; il quarto ed ultimo capitolo tratta della “commessa Egitto”, in particolare dell’attività operativa collegata alla commessa e dei vari tipi di report che vengono generati al fine dell’implementazione di un efficace ed un efficiente controllo di gestione.
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