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Archivio digitale delle tesi discusse presso l'Università di Pisa

Tesi etd-04012009-220415


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
CAUTILLO, ANNA
URN
etd-04012009-220415
Titolo
LA DIMENSIONE LOCALE DELLA SOSTENIBILITA': EMAS APPLICATO AI DISTRETTI INDUSTRIALI
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
SVILUPPO E GESTIONE SOSTENIBILE DEL TERRITORIO
Relatori
Relatore Prof. Battaglia, Massimo
Parole chiave
  • sostenibilità
  • sistemi di gestione ambientale
  • distretti industriali
  • emas
Data inizio appello
27/04/2009
Consultabilità
Parziale
Data di rilascio
27/04/2049
Riassunto
Partendo dal tema del Capitale Sociale all’interno dei distretti industriali, cioè partendo dal richiamo a tutti quei fattori relazionali materiali ed immateriali che caratterizzano i distretti (e che li hanno caratterizzati in particolar nel nostro paese), si arriva a trattare il tema del rapporto che si viene a determinare tra le imprese distrettuali e il loro ambiente, con particolare riferimento alle strategie che hanno portato i distretti ad affrontare collettivamente problematiche ambientali comuni.
Si passa poi a trattare il tema degli strumenti volontari e, in particolare, di EMAS, le sue caratteristiche, l’iter che l’impresa deve seguire per poter raggiungere la registrazione.
Si passa poi a spiegare perché i distretti si candidano ad essere un ambito privilegiato per sperimentare un approccio EMAS su scala territoriale. Si evidenzia qui una duplice chiave di lettura nell’integrazione tra il tema Distretti e il tema EMAS, ovvero:
- dal punto di vista delle politiche territoriali: EMAS valorizza la cooperazione e la concertazione tra gli attori che operano su un certo territorio e mira per sua natura a collegare le strategie ambientali delle imprese con le criticità ambientali dei territori: EMAS dunque diventa il contesto nel quale vengono delineate politiche condivise per interventi di miglioramento ambientale da adottare a livello locale
- dal punto di vista delle politiche d’impresa: emerge il problema della dimensione dell’impresa come fattore discriminante dell’applicazione di EMAS (evidenziando come le PMI abbiano più difficoltà nell’aderire allo schema in quanto dotate di minori risorse umane, economiche, organizzative, ecc.), ma l’applicazione di EMAS distrettuale si può fare proprio in funzione della messa a punto di risorse collettive (nel senso promosse a livello distrettuale e qui condivise) che facilitino per le singole imprese questo processo.
Il passo successivo descrive come EMAS possa essere declinato su scala territoriale e dunque quali conclusioni possono essere in questo senso raggiunte. Emergono le opportunità attuali di riconoscimento dei distretti industriali (attestato APO del Comitato EMAS Italia), le prospettive auspicabili su EMAS III.
Segue una sezione applicativa che in qualche modo evidenzia il resoconto del lavoro di ricerca effettuato sulle schede sugli Ecodistretti toscani, prendendo in esame quali sono i fattori di evidenza atti a confermare l’impegno ambientale dei distretti. Ad oggi la realtà dei distretti toscani evidenzia i contesti che hanno effettuato un certo tipo di investimenti ambientali, hanno identificato nell’ambito dei loro processi gli aspetti ambientali che caratterizzano ciascuna fase, hanno qualificato le criticità dei territori dove insistono.
Infine si affronta il tema del distretto conciario di Santa Croce verso l’attestato si tratta della desrizione dell’esperienza di quel distretto che sta per raggiungere l’attestato APO.




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