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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-04012007-173627


Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
Piras, Silvia
URN
etd-04012007-173627
Titolo
Analisi di cointegrazione e ipotesi delle aspettative della struttura a termine dei tassi d'interesse
Dipartimento
ECONOMIA
Corso di studi
FINANZA AZIENDALE E MERCATI FINANZIARI
Relatori
Relatore Prof.ssa Binotti, Annetta Maria
Parole chiave
  • processi integrati
  • tassi d’interesse
  • cointegrazione
  • teoria delle aspettative
Data inizio appello
26/04/2007
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
26/04/2047
Riassunto
L'obiettivo del presente lavoro consiste nel definire un modello econometrico per la struttura a termine dei tassi d'interesse e nell’esaminare la coerenza dei risultati ottenuti con le teorie basate sulle aspettative.
Nella prima parte della trattazione si sono descritte le principali teorie sulla struttura a termine in condizioni d'equilibrio e il modello econometrico da utilizzare nelle stime.
L’analisi è stata svolta sui rendimenti dei buoni del tesoro statunitensi e sui tassi del mercato interbancario italiano. Lo studio è partito puntualizzando alcune proprietà stocastiche dei tassi d'interesse esaminati, che hanno rilevato la presenza di processi integrati di ordine 1. La presenza di non stazionarietà in queste variabili, preclude la possibilità di utilizzare tecniche econometriche tradizionali. L'esistenza di uno stesso ordine di integrazione ha permesso tuttavia di applicare le tecniche di cointegrazione. Così facendo, le relazioni tra i livelli dei tassi d'interesse perdono la loro validità nel breve periodo, ma la conservano nel lungo termine.
La presenza di potenziali legami esistenti tra i tassi d'interesse osservati, è stata verificata attraverso l'impiego di una tecnica di cointegrazione multivariata, la procedura di Johansen, che utilizza un modello vettoriale autoregressivo (VAR). Questo tipo d'analisi ha permesso di rilevare la presenza di relazioni di cointegrazione tra i rendimenti alle diverse scadenze, evidenziando come le variabili osservate siano tra loro legate reciprocamente dalla presenza di un unico trend stocastico comune. In un secondo momento, sono stati definiti alcuni vincoli specifici per individuare in modo univoco le variabili interessate in ciascuno dei vettori di cointegrazione e verificare la coerenza dei risultati ottenuti con gli assunti della teoria.
Infine, attraverso l’imposizione di opportuni vincoli sui coefficienti di aggiustamento, si è analizzata l’esogeneità debole delle variabili, per valutare se i meccanismi di aggiustamento al disequilibrio operassero attraverso le variazioni dei tassi a breve o a lunga scadenza.
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