• cure omesse
• cure perse
• errors of omission
• management infermieristico
• missed nursing care

Le Missed Nursing Care, sono definite come qualsiasi intervento infermieristico necessario al paziente, ma omesso completamente, parzialmente o rimandato ad altro momento, rispetto a quando pianificato, e rappresentano un indicatore della qualità dell’assistenza offerta. La perdita di un’attività infermieristica, rappresenta un errore di omissione, e da essa ne possono derivare conseguenze negative, che vanno a minare la salute del paziente e la sicurezza dell’operatore. Con questo elaborato si è voluto indagare il fenomeno implementando uno studio osservazionale nei reparti di degenza di area medica e chirurgica dell’Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, tramite la somministrazione al personale infermieristico del MISSCARE Survey, strumento validato da Kalish BJ, nella versione italiana. Lo scopo è stato quello di rilevare la frequenza di cure omesse e le loro cause. Hanno partecipato allo studio 206 infermieri ed i risultati si sono rivelati sovrapponibili a quelli rilevati in studi nazionali ed internazionali. Infine si è presentato un modello, applicabile in ogni setting assistenziale, suddiviso in tre fasi per mitigare il fenomeno.

Missed Nursing Care is defined as any aspect of required patient care that is omitted (either in part or in whole) or delayed and represents an indicator of the quality of assistance. The loss of a nursing activity represents an error of omission, and negative consequences can arise from it, which undermine the patient's health and operator safety. The aim of this paper is to investigate the phenomenon implementing an observational study in the medical and surgical hospital wards of the Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana, interviewing the nurse staff using the MISSCARE Survey, a tool validated by Kalish BJ, in its Italian version. The aim was to detect the frequency of omitted treatments and their causes. 206 nurses participated in the study and the results proved to be comparable to those found in previous national and international studies. Lastly, a three phases model is presented to mitigate the phenomenon in every clinical setting.