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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03312016-190003


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
DE GIORGI, ALBERTO
URN
etd-03312016-190003
Titolo
Storia tettono-metamorfica di un settore di crosta continentale durante la collisione continentale: l'esempio delle Scaglie di Corte, Corsica Alpina.
Dipartimento
SCIENZE DELLA TERRA
Corso di studi
SCIENZE E TECNOLOGIE GEOLOGICHE
Relatori
relatore Prof. Marroni, Michele
correlatore Prof. Gómez Barreiro, Juan
controrelatore Dott. Molli, Giancarlo
Parole chiave
  • collisione continentale
  • Corsica Alpina
  • fasi deformative
  • metagranitoidi
  • Scaglie di Corte
Data inizio appello
22/04/2016
Consultabilità
Completa
Riassunto
L’oggetto della tesi è stato lo studio geologico-strutturale di un settore della Corsica corrispondente all’area compresa tra la valle del Golo e la valle del Tavignano, dove affiorano le Scaglie di Corte, appartenenti alle Unità Tettoniche Inferiori della Corsica Alpina.
Nell’area rilevata sono state identificate le seguenti unità sovrascorse sul Basamento Ercinico (dal basso verso l’alto):
- Unità Popolasca-Castiglione;
- Unita Croce d’Arbitro;
- Unità Piedigriggio-Prato;
- Unità Caporalino-Sant’Angelo;
- Schistes Lustrés.
Le prime tre unità appartengono alle Scaglie di Corte.
Nell’ambito della tesi è stata realizzata una carta geologico-strutturale alla scala 1:10.000 che è servita come base per la realizzazione di un DEM dell’area rilevata.
Lo studio è stato svolto attraverso una prima fase di rilevamento geologico e di raccolta sistematica dei dati strutturali alla mesoscala. Durante il rilevamento sono stati raccolti campioni di rocce metamorfiche che sono stati poi studiati dal punto di vista microstrutturale. Successivamente i dati sono stati elaborati e interpretati ricostruendo la storia deformativa delle unità dell’area di studio. I dati sono stati poi utilizzati per la realizzazione della carta geologico-strutturale dell’area rilevata.
In particolare, sono stati studiati i campioni dei metagranitoidi. I campioni raccolti sono stati analizzati al microscopio ottico e mediante l’utilizzo del dispositivo U-Stage al fine di eseguire un’analisi microstrutturale dettagliata di alcuni campioni di rocce di faglia sviluppate in questi litotipi. Dai dati raccolti tramite l’analisi microstrutturale e petrografica sono stati estrapolati i valori di pressione e temperatura associati al picco metamorfico. Inoltre è stato condotto uno studio diretto dell’evoluzione della deformazione durante lo sviluppo delle shear zone.
Questo approccio ha permesso di ricostruire l’evoluzione strutturale delle unità presenti nell’area di lavoro.
Nelle Unità appartenenti alle Scaglie di Corte è stato possibile riconoscere 3 fasi deformative (D1, D2 e D3).
La fase D1 è caratterizzata da una foliazione relitta (S1) all’interno dei microlithons
della S2 e da sheath folds. Le strutture di prima fase sono state quasi completamente
trasposte dal secondo evento deformativo.
La fase D2 determina la foliazione principale S2 che risulta la anisotropia più pervasiva in tutti i litotipi e a cui si associano pieghe isoclinali F2.
La D2 è successivamente deformata dalla fase D3 caratterizzata da pieghe aperte con
piani assiali suborizzontali, generalmente est-vergenti. Quest’ultima fase ha interessato anche i contatti tettonici tra le varie unità.
Successivamente si imposta una rete di faglie sintetiche e antitetiche connesse alla
Central Corsica Shear Zone che limita il settore orientale dell’area. Queste complicano
ancora di più il quadro geologico dislocando vari settori delle unità.
La storia deformativa delle unità delle Scaglie di Corte indica il loro coinvolgimento nei processi di underplating e di esumazione all’interno del prisma orogenico durante le
fasi precoci di collisione continentale (Eocene Superiore-Oligocene).
File