Tesi etd-03312010-181438 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
MAESTRINI, GIOVANNI
URN
etd-03312010-181438
Titolo
Encephalitozoon cuniculi nel coniglio: indagine sierologica e rilievi anatomo-isto-patologici
Dipartimento
MEDICINA VETERINARIA
Corso di studi
MEDICINA VETERINARIA
Relatori
relatore Prof. Perrucci, Stefania
correlatore Dott. Ricci, Emanuele
controrelatore Prof.ssa Mancianti, Francesca
correlatore Dott. Ricci, Emanuele
controrelatore Prof.ssa Mancianti, Francesca
Parole chiave
- coniglio
- Encephalitozoon cuniculi
- Italia
- lesioni anatomo-isto-patologiche
- sieroprevalenza
Data inizio appello
23/04/2010
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
23/04/2050
Riassunto
Encephalitozoon cuniculi è un protozoo intracellulare obbligato a diffusione cosmopolita inserito nel Phylum Microspora. Questo parassita è il microsporidio isolato con maggior frequenza nei vertebrati omeotermi, uomo compreso, e rappresenta l’agente eziologico dell’encefalitozoonosi. Il serbatoio di E. cuniculi è il coniglio. Solitamente nei conigli l'infezione ha un decorso cronico e latente e solo in una piccola percentuale di animali essa si manifesta clinicamente con un corredo sintomatologico caratterizzato da sintomi neurologici, oculari e connessi con l’insufficienza renale. Negli animali da allevamento, specialmente in quelli allevati intensivamente, l'infezione può essere causa di considerevoli perdite economiche per l’aumento della mortalità e del numero degli animali di scarto e la riduzione del peso della carcassa. Nei conigli da laboratorio l'encefalitozoonosi, oltre a compromettere il benessere e la salute degli animali, può interferire con i risultati delle prove esperimentali. La meningoencefalite granulomatosa e la nefrite interstiziale cronica rappresentano le tipiche lesioni riscontrabili negli animali sintomatici e deceduti. Nella trasmissione trans-placentare anche il cristallino può essere interessato. Le prime alterazioni tissutali si osservano a livello renale, epatico e polmonare mentre l'encefalo è colpito circa tre mesi dopo.
La valutazione della prevalenza sierologica di E. cuniculi in diverse tipologie di conigli (allevamento intensivo, allevamento familiare, pet, zoo e da laboratorio) e delle eventuali differenze tra le sieroprevalenze riscontrate nelle diverse tipologie di coniglio in esame, hanno rappresentato gli obiettivi principali del presente lavoro di tesi. Un ulteriore importante obiettivo è stato quello di valutare le lesioni anatomo-isto-patologiche in conigli deceduti e la possibile correlazione tra segni clinici e gravità delle alterazioni tissutali rilevabili in encefalo e reni. A tal fine, nel periodo di tempo compreso tra Marzo 2009 e Febbraio 2010 sono stati raccolti campioni di sangue (2ml/coniglio dalla vena auricolare marginale) da 177 conigli adulti di diversa tipologia e razza. I campioni ematici sono stati centrifugati a 1.500 rpm per 15 minuti ed i sieri ottenuti sono stati testati con un kit ELISA commerciale (ELISA, Medicago®, Uppsala, Sweden). Sono stati esaminati in particolare, 118 conigli provenienti da allevamenti intensivi (ibridi commerciali) e 10 da allevamenti familiari (ibridi commerciali), 15 animali da zoo (14 nani colorati e 1 gigante delle Fiandre), 25 animali da laboratorio (Nuova Zelanda) e 9 conigli pet (4 angora, 3 nani colorati e 2 ariete). Solo tredici dei 177 conigli esaminati presentavano sintomi riferibili ad una encefalitozoonosi. Inoltre, 10 conigli deceduti sono stati divisi in 2 gruppi: gruppo 1 (n=6) è composto da animali che presentavano sintomi riferibili a encefalitozoonosi e gruppo 2 (n=4), composto da animali asintomatici o che non presentavano sintomi riferibili ad una encefalitozoonosi. Campioni di encefalo e reni prelevati da questi conigli deceduti, sono stati fissati in formalina al 4% e poi inclusi in paraffina. Sezioni di tessuto di 4 m sono state colorate con Ematossilina-Eosina (E&E), Zihel-Nielsen (ZN), tricromica di Gomori e Gram. I risultati ottenuti sono stati analizzati con il test del χ2 con la correzione di Yates.
Anticorpi anti-E. cuniculi sono stati riscontrati in 125/177 (70%) sieri esaminati, 10 dei quali provienti da animali sintomatici. In particolare sono risultati positivi 87/118 (73,7%), 5/10 (50%); 15/15 (100%), 14/25 (56%) e 4/9 (44%) sieri prelevati rispettivamente da conigli provenienti da allevamenti intesivi, allevamenti familiari, zoo, da conigli da laboratorio e pet,. I risultati del test del χ2 hanno mostrato che solo la tipologia di allevamento ha un significativo effetto sulla sieroprevalenza di E. cuniculi (P<0,05). All'esame anatomo-isto-patologico, in 3 dei 4 conigli asintomatici ed in tutti (6) i conigli sintomatici sono state riscontrate lesioni riferibili ad una encefalitozoonosi. In 3 dei 6 animali deceduti dopo aver manifestato sintomi della malattia, la gravità delle lesioni potrebbe aver causato la morte degli animali. Tutti gli animali positivi alla sierologia sono risultati positivi anche all'istologia. Contrariamente a quanto riportato in studi precedenti, in un animale le lesioni sono risultate localizzate solo nell'encefalo e non nel rene. In conclusione, questo studio dimostra che la prevalenza di E.cuniculi è elevata in tutte le tipologie di conigli esaminati e negli animali sintomatici o asintomatici oppure, ancora, affetti da altre patologie.
La valutazione della prevalenza sierologica di E. cuniculi in diverse tipologie di conigli (allevamento intensivo, allevamento familiare, pet, zoo e da laboratorio) e delle eventuali differenze tra le sieroprevalenze riscontrate nelle diverse tipologie di coniglio in esame, hanno rappresentato gli obiettivi principali del presente lavoro di tesi. Un ulteriore importante obiettivo è stato quello di valutare le lesioni anatomo-isto-patologiche in conigli deceduti e la possibile correlazione tra segni clinici e gravità delle alterazioni tissutali rilevabili in encefalo e reni. A tal fine, nel periodo di tempo compreso tra Marzo 2009 e Febbraio 2010 sono stati raccolti campioni di sangue (2ml/coniglio dalla vena auricolare marginale) da 177 conigli adulti di diversa tipologia e razza. I campioni ematici sono stati centrifugati a 1.500 rpm per 15 minuti ed i sieri ottenuti sono stati testati con un kit ELISA commerciale (ELISA, Medicago®, Uppsala, Sweden). Sono stati esaminati in particolare, 118 conigli provenienti da allevamenti intensivi (ibridi commerciali) e 10 da allevamenti familiari (ibridi commerciali), 15 animali da zoo (14 nani colorati e 1 gigante delle Fiandre), 25 animali da laboratorio (Nuova Zelanda) e 9 conigli pet (4 angora, 3 nani colorati e 2 ariete). Solo tredici dei 177 conigli esaminati presentavano sintomi riferibili ad una encefalitozoonosi. Inoltre, 10 conigli deceduti sono stati divisi in 2 gruppi: gruppo 1 (n=6) è composto da animali che presentavano sintomi riferibili a encefalitozoonosi e gruppo 2 (n=4), composto da animali asintomatici o che non presentavano sintomi riferibili ad una encefalitozoonosi. Campioni di encefalo e reni prelevati da questi conigli deceduti, sono stati fissati in formalina al 4% e poi inclusi in paraffina. Sezioni di tessuto di 4 m sono state colorate con Ematossilina-Eosina (E&E), Zihel-Nielsen (ZN), tricromica di Gomori e Gram. I risultati ottenuti sono stati analizzati con il test del χ2 con la correzione di Yates.
Anticorpi anti-E. cuniculi sono stati riscontrati in 125/177 (70%) sieri esaminati, 10 dei quali provienti da animali sintomatici. In particolare sono risultati positivi 87/118 (73,7%), 5/10 (50%); 15/15 (100%), 14/25 (56%) e 4/9 (44%) sieri prelevati rispettivamente da conigli provenienti da allevamenti intesivi, allevamenti familiari, zoo, da conigli da laboratorio e pet,. I risultati del test del χ2 hanno mostrato che solo la tipologia di allevamento ha un significativo effetto sulla sieroprevalenza di E. cuniculi (P<0,05). All'esame anatomo-isto-patologico, in 3 dei 4 conigli asintomatici ed in tutti (6) i conigli sintomatici sono state riscontrate lesioni riferibili ad una encefalitozoonosi. In 3 dei 6 animali deceduti dopo aver manifestato sintomi della malattia, la gravità delle lesioni potrebbe aver causato la morte degli animali. Tutti gli animali positivi alla sierologia sono risultati positivi anche all'istologia. Contrariamente a quanto riportato in studi precedenti, in un animale le lesioni sono risultate localizzate solo nell'encefalo e non nel rene. In conclusione, questo studio dimostra che la prevalenza di E.cuniculi è elevata in tutte le tipologie di conigli esaminati e negli animali sintomatici o asintomatici oppure, ancora, affetti da altre patologie.
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