Tesi etd-03312008-164514 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea specialistica
Autore
ROVERATO, MATTEO
URN
etd-03312008-164514
Titolo
Ricostruzione tephro-cronologica dei depositi recenti del cono della Fossa di Vulcano e della penisola di Vulcanello (isole Eolie).
Dipartimento
SCIENZE MATEMATICHE, FISICHE E NATURALI
Corso di studi
SCIENZE GEOLOGICHE
Relatori
Relatore Prof. Rosi, Mauro
Relatore Prof. D'Orazio, Massimo
Relatore Prof. D'Orazio, Massimo
Parole chiave
- Commenda
- Palizzi
- Pietre Cotte
- Vulcanello
- Vulcano
Data inizio appello
18/04/2008
Consultabilità
Completa
Riassunto
La storia eruttiva recente del cono della Fossa e del conetto poligenico di Vulcanello è stata indagata in questo elaborato attraverso lo studio geologico di 40 sezioni stratigrafiche analizzate durante un approfondito lavoro di campagna che si è svolto tra febbraio 2007 e gennaio 2008 per un periodo totale di circa due mesi. I depositi considerati, o Unità cronostratigrafiche, fanno parte delle Successioni di Palizzi, Commenda e Pietre Cotte ed è stato possibile correlarli seguendo dei marker guida ben rappresentati nella maggior parte degli affioramenti studiati (pomici trachitiche di Palizzi; pomici riolitiche di Pietre Cotte; ceneri riolitiche del Pilato sup (Lipari); breccia di Commenda). Durante il lavoro di campo sono state riconosciute varie superfici erosive che sono state distinte secondo due tipologie, primarie e secondarie. Le superfici primarie sono caratterizzate da uno sviluppo areale importante con estensioni di decine e/o centinaia di metri, che suddividono una Successione da un’altra ed indicano periodi di inattività prolungati, il loro riconoscimento ha permesso la divisione dei depositi indagati in Successioni di Palizzi, di Commenda e di Pietre Cotte. Le superfici secondarie si trovano all’interno delle Successioni, sono caratterizzate da sviluppi locali metrici e sono spesso associate a depositi di rimaneggiamento, lahar e rimaneggiati di canale. La loro presenza può marcare il limite di due sub-Unità o membri (es. membro inferiore e superiore).
Il periodo d’attività considerato per il cono della Fossa (~1100-1700 d.C.; da dati archeomagnetici: Arrighi S, Tanguy J.C., Rosi M., 2006) corrisponde alla costruzione del plateau e all’edificazione dei tre coni di Vulcanello. All’interno delle tre Unità cronostratigrafiche che costituiscono la successione di Vulcanello (V.llo I, V.llo II, V.llo III) sono stati trovati infatti depositi provenienti dall’attività della Fossa. La loro correlazione ha permesso una ricostruzione tephro-cronologica dei depositi e l’elaborazione di una colonna stratigrafica complessiva. Dalle evidenze riscontrate si può concludere affermando che la costruzione del plateau di Vulcanello, del cono I e del cono II risultano essere contemporanee all’eruzione di Palizzi, mentre la formazione del conetto III e la messa in posto della Colata di Punta del Roveto associata all’attività di quest’ultimo sono posteriori all’eruzione di Commenda e precedenti all’eruzione di Pietre Cotte.
Inoltre l’indagine chimico-petrografica del materiale prelevato durante la campagna ha permesso una migliore caratterizzazione dei depositi.
La comparazione composizionale di alcuni di questi è stata necessaria per definire univocamente l’appartenenza di un deposito ad una determinata attività eruttiva.
Il periodo d’attività considerato per il cono della Fossa (~1100-1700 d.C.; da dati archeomagnetici: Arrighi S, Tanguy J.C., Rosi M., 2006) corrisponde alla costruzione del plateau e all’edificazione dei tre coni di Vulcanello. All’interno delle tre Unità cronostratigrafiche che costituiscono la successione di Vulcanello (V.llo I, V.llo II, V.llo III) sono stati trovati infatti depositi provenienti dall’attività della Fossa. La loro correlazione ha permesso una ricostruzione tephro-cronologica dei depositi e l’elaborazione di una colonna stratigrafica complessiva. Dalle evidenze riscontrate si può concludere affermando che la costruzione del plateau di Vulcanello, del cono I e del cono II risultano essere contemporanee all’eruzione di Palizzi, mentre la formazione del conetto III e la messa in posto della Colata di Punta del Roveto associata all’attività di quest’ultimo sono posteriori all’eruzione di Commenda e precedenti all’eruzione di Pietre Cotte.
Inoltre l’indagine chimico-petrografica del materiale prelevato durante la campagna ha permesso una migliore caratterizzazione dei depositi.
La comparazione composizionale di alcuni di questi è stata necessaria per definire univocamente l’appartenenza di un deposito ad una determinata attività eruttiva.