Tesi etd-03302023-190455 |
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Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale LM5
Autore
ZOPPI, CAMILLA
URN
etd-03302023-190455
Titolo
Le isole-carcere tra segregazione e integrazione.
L'esperienza della Gorgona
Dipartimento
GIURISPRUDENZA
Corso di studi
GIURISPRUDENZA
Relatori
relatore Prof. Bresciani, Luca
Parole chiave
- carcere
- diritto penitenziario
- Gorgona
- island
- isola
- prison
- prison law
Data inizio appello
17/04/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
17/04/2093
Riassunto
L'elaborato di tesi si concentra sulle isole-carcere prendendo come riferimento l'unica isola-carcere ancora presente in Europa: quella di Gorgona.
La prima parte del lavoro ha come obiettivo la ricostruzione dettagliata della colonia agricola penale, struttura detentiva che vede nel lavoro dei prigionieri il suo aspetto centrale; ne viene analizzata la nascita in Italia ed Europa, il contesto culturale che permise la creazione di colonie agricole penali e l'iter normativo che ha portato alla disciplina oggi vigente.
La seconda parte prende in esame le isole-carcere: dalla nascita dell'esilio sulle isole in epoca greca e romana alla creazione della vera e propria istituzione carceraria in Europa fino ad arrivare a parlare di alcune isole-carcere nel contesto globale. In questa parte viene inoltre esaminato il concetto di «doppio isolamento», prerogativa delle isole-carcere che, per le particolari condizioni geografiche, sono interessate da una segregazione ancora più pregnante rispetto a quella delle carceri tradizionali.
Il lavoro tratta poi della Casa di reclusione di Gorgona, penitenziario nato come colonia agricola penale nel 1869 e presente ancora oggi sulla più piccola delle isole dell'Arcipelago toscano; vengono analizzate, anche con interviste agli operatori, la giornata di un detenuto sull'isola, le attività lavorative che vengono svolte e gli svantaggi/vantaggi di questo modello con particolare interesse per le misure alternative alla detenzione concesse ai detenuti. Tutto ciò per cercare di capire se anche a Gorgona sia presente un «doppio isolamento» e una segregazione oppure se, al contrario, l'isola costituisca un paradosso di integrazione e apertura.
La prima parte del lavoro ha come obiettivo la ricostruzione dettagliata della colonia agricola penale, struttura detentiva che vede nel lavoro dei prigionieri il suo aspetto centrale; ne viene analizzata la nascita in Italia ed Europa, il contesto culturale che permise la creazione di colonie agricole penali e l'iter normativo che ha portato alla disciplina oggi vigente.
La seconda parte prende in esame le isole-carcere: dalla nascita dell'esilio sulle isole in epoca greca e romana alla creazione della vera e propria istituzione carceraria in Europa fino ad arrivare a parlare di alcune isole-carcere nel contesto globale. In questa parte viene inoltre esaminato il concetto di «doppio isolamento», prerogativa delle isole-carcere che, per le particolari condizioni geografiche, sono interessate da una segregazione ancora più pregnante rispetto a quella delle carceri tradizionali.
Il lavoro tratta poi della Casa di reclusione di Gorgona, penitenziario nato come colonia agricola penale nel 1869 e presente ancora oggi sulla più piccola delle isole dell'Arcipelago toscano; vengono analizzate, anche con interviste agli operatori, la giornata di un detenuto sull'isola, le attività lavorative che vengono svolte e gli svantaggi/vantaggi di questo modello con particolare interesse per le misure alternative alla detenzione concesse ai detenuti. Tutto ciò per cercare di capire se anche a Gorgona sia presente un «doppio isolamento» e una segregazione oppure se, al contrario, l'isola costituisca un paradosso di integrazione e apertura.
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