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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03302023-102242


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TRAINI, EMMA
URN
etd-03302023-102242
Titolo
Analisi di sostenibilita' ambientale di processi di recupero di fresato d'asfalto
Dipartimento
INGEGNERIA CIVILE E INDUSTRIALE
Corso di studi
INGEGNERIA CHIMICA
Relatori
relatore Prof.ssa Puccini, Monica
correlatore Arch. Cecconi, Riccardo
controrelatore Prof. Nicolella, Cristiano
Parole chiave
  • lca
  • sostenibilità
  • fresato d'asfalto
  • bitume
  • recupero
  • pietrisco
  • analisi di sostenibilità
  • lifa cycle assessment
  • bitumen
  • asphalt
  • waste
Data inizio appello
09/05/2023
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
09/05/2093
Riassunto
Il conglomerato bituminoso, anche chiamato asfalto, è una miscela di aggregati lapidei inerti ed un legante, solitamente costituito da bitume. L’asfalto viene impiegato per il rivestimento superficiale delle pavimentazioni stradali: la loro manutenzione comporta la rimozione del fresato ammalorato con un processo di fresatura, per questo motivo il fresato rimosso viene anche chiamato fresato d’asfalto. Nel 2019 in Italia è stato riutilizzato il 25% di fresato d’asfalto contro la media dei principali Paesi europei come Germania, Spagna e Francia del 70%. In Italia, fino a pochi anni fa, il fresato d’asfalto veniva considerato un rifiuto speciale non pericoloso e questa classificazione penalizzava fortemente il suo riutilizzo nel confezionamento di conglomerato bituminoso; nel 2018, grazie al Decreto Ministeriale n°69 del Ministero della Tutela dell’Ambiente, del Territorio e del Mare, cessa in modo definitivo la qualifica del fresato come rifiuto (“End Of Waste”) ed il conglomerato di riciclo viene denominato “granulato di conglomerato bituminoso”: un prodotto ad elevato valore aggiunto riutilizzabile fino al 100% sia per il rivestimento della pavimentazione stradale che nell’edilizia.
Questo lavoro di tesi si inserisce in un progetto di ricerca che prende il nome di R.A.D.A.R., acronimo di “Recupero di Aggregati e bitume Da Asfalto Rimosso”, il quale risponde all’esigenza di incrementare il riciclo del fresato d’asfalto. In particolare, il progetto prevede lo sviluppo di un nuovo processo industriale in grado di recuperare separatamente i due componenti del conglomerato bituminoso: il bitume e gli inerti. L’attuale stato dell’arte non prevede al momento un processo industriale di questo tipo nel panorama dell’industria delle pavimentazioni stradali. Il progetto, finanziato dalla Regione Toscana, è nato dalla compartecipazione di quattro aziende del territorio:
• Unibloc: azienda di manufatti in calcestruzzo, grande utilizzatrice di inerti;
• OMP: produttrice di macchine industriali ed impianti;
• Conglomerati Valdelsa: produttrice di conglomerati bituminosi, gestisce già una piattaforma di smaltimento del fresato;
• CPTM: centro di ricerca specializzato in sviluppo di processi chimici industriali.
L’obiettivo del presente lavoro di tesi è l'analisi degli impatti ambientali del processo di trattamento del fresato d'asfalto proposto nell'ambito del progetto R.A.D.A.R.. L’analisi è stata condotta applicando la metodologia Life Cycle Assessment (LCA) attraverso cui è possibile individuare le fasi in cui si concentrano maggiormente le criticità ambientali lungo tutta la catena di approvvigionamento ottenendo le informazioni necessarie per realizzare gli interventi di miglioramento. La struttura metodologica utilizzata in questo documento è definita dagli standard ISO 14040 e 14044. LCA è una metodologia che tenta di quantificare gli impatti ambientali associati ad un prodotto o servizio durante tutto il suo ciclo di vita. È definita come una tecnica per la compilazione e la valutazione di input, output e potenziali impatti ambientali di un sistema di prodotto durante tutto il suo ciclo di vita: dall'estrazione di risorse attraverso la produzione di materiali, parti e il prodotto stesso; l'uso di quest'ultimo, fino alla gestione dopo che è stato scartato, attraverso riutilizzo, riciclaggio o smaltimento finale (dalla culla alla tomba o dalla culla alla culla, secondo una definizione molto comune di LCA).
In questo lavoro di tesi è stato usato il software OpenLCA 1.11.0: un software opensource che consente la modellazione di processi e la quantificazione dell'impatto ambientale di prodotti e servizi.
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