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Archivio digitale delle tesi discusse presso l’Università di Pisa

Tesi etd-03302022-151500


Tipo di tesi
Tesi di laurea magistrale
Autore
TINAGLI, LORENZO
URN
etd-03302022-151500
Titolo
LA DIPLOMAZIA DEL GAS NATURALE:IL CASO DELL'EAST MEDITERRANEAN GAS FORUM
Dipartimento
SCIENZE POLITICHE
Corso di studi
SCIENZE MARITTIME E NAVALI
Relatori
relatore Sberna, Salvatore
Parole chiave
  • Gas naturale (Natural Gas)
  • Crisi libica (Crisis in Libya)
  • Multilateralismo (Multilateralism).
  • Sicurezza Marittima (Maritime Security)
  • Sicurezza Energetica (Energy Security)
  • EMGF
Data inizio appello
07/04/2022
Consultabilità
Non consultabile
Data di rilascio
07/04/2092
Riassunto
Il bacino del Mar Mediterraneo, area di preminente interesse strategico per l’Italia nonché crocevia tra Europa, Medio Oriente e Africa Settentrionale, è caratterizzato da crescenti tensioni, rivalità e contenziosi marittimi che vedono protagonisti, nel caso del Mar di Levante, stati rivieraschi come Egitto, Turchia, Grecia, Cipro e Israele. In particolare, la politica estera sempre più assertiva di importanti soggetti internazionali, anche esterni alla regione, ha messo in atto nel Mediterraneo orientale una corsa al controllo delle rotte commerciali e dell’approvvigionamento energetico, accelerando il fenomeno della territorializzazione degli spazi marittimi. Perdipiù, la scoperta di vastissimi giacimenti di gas naturale nelle zone economiche esclusive egiziane, israeliane e cipriote, ha inaugurato una nuova tendenza geopolitica di revisione del proprio ruolo strategico da parte di diversi attori mediterranei, in primis Ankara e Il Cairo, in competizione per affermarsi come hub energetici di riferimento. I rapporti bilaterali tra le due potenze arabe si sono degradate a tal punto da innescare un’escalation violenta e militarizzata rappresentata dalla crisi in Libia. Nel 2019 venne istituito su iniziativa egiziana il Forum del Gas del Mediterraneo orientale, ad oggi l’organizzazione internazionale più significativa nell’area il cui scopo primario è quello di creare un mercato regionale del gas destinato in misura maggiore al fabbisogno europeo, al quale è indirizzata l’attuazione di un progetto altrettanto ambizioso: la costruzione del gasdotto EastMed, che consentirebbe l’allacciamento di tutti i giacimenti del Mediterraneo orientale con la rete europea, attraverso la Grecia ed infine l’Italia. Ciononostante, il progetto non è stato ancora realizzato per diversi fattori, primo tra tutti il rischio di escalation delle tensioni con la Turchia, che si vedrebbe definitivamente esclusa dalla gestione delle risorse energetiche del bacino levantino. Alla luce di questo scenario, con il presente elaborato si indagheranno le ragioni strategiche ed economiche sulla ridefinizione degli equilibri tra stati nel Mar del Levante e il ruolo attualmente svolto dal Forum del Gas come catalizzatore di nuovi interessi multinazionali, con una riflessione finale sulla potenziale influenza strategica nell’area dell’Italia e una possibile ‘soluzione italiana’, tra mediazione e multilateralismo.

The Mediterranean Sea basin, an area of ​​pre-eminent strategic interest for Italy as well as a crossroads between Europe, the Middle East and North Africa, is characterized by growing tensions, rivalries and maritime disputes which, in the case of the Levant Sea, see coastal states such as Egypt, Turkey, Greece, Cyprus and Israel. In particular, the increasingly assertive foreign policy of important international players, including those outside the region, has put in place in the Eastern Mediterranean a race to control trade routes and energy supply, accelerating the phenomenon of the territorialization of maritime spaces. Furthermore, the discovery of vast natural gas fields in the Egyptian, Israeli and Cypriot exclusive economic zones, has inaugurated a new geopolitical trend of revision of their strategic role by various Mediterranean actors, primarily Ankara and Cairo, competing to establish themselves. as a reference energy hub. Bilateral relations between the two Arab powers have deteriorated to the point of triggering a violent and militarized escalation represented by the crisis in Libya. In 2019 the Eastern Mediterranean Gas Forum was established on an Egyptian initiative, to date the most significant international organization in the area whose primary purpose is to create a regional gas market destined to a greater extent to European needs, to which it is directed the implementation of an equally ambitious project: the construction of the EastMed gas pipeline, which would allow the connection of all the fields in the eastern Mediterranean with the European network, through Greece and finally Italy. Nevertheless, the project has not yet been carried out due to several factors, first of all the risk of escalation of tensions with Turkey, which would be definitively excluded from the management of the energy resources of the Levantine basin. In light of this scenario, with this paper we will investigate the strategic and economic reasons for the redefinition of the balance between states in the Levant Sea and the role currently played by the Gas Forum as a catalyst for new multinational interests, with a final reflection on the potential influence strategic in the area of ​​Italy and a possible 'Italian solution', between mediation and multilateralism.
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